Tesi etd-03252015-114109 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
POLI, TOMMASO
Indirizzo email
poli.tommaso89@gmail.com
URN
etd-03252015-114109
Titolo
L'Individuo tra Stato e Comunità Internazionale: il Rifugiato
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Calamia, Antonio Marcello
Parole chiave
- concetto di rifugiato
- diritti umani
- libertà di movimento
- rapporto individuo - Stato
- sovranità statale
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2085
Riassunto
La presente tesi ha come finalità l’individuazione di possibili profili interpretativi evolutivi della categoria giuridica di rifugiato espressa all’interno dell’articolo 1, paragrafo 2 della Convenzione di Ginevra relativa allo Status del Rifugiato del 1951.
Partendo da alcune considerazioni introduttive sul rapporto tra individuo e Stato, attraverso la teoria generale del diritto, si è cercato di definire la genesi dello Stato, le sue finalità ed in particolare i suoi obblighi nei confronti degli individui, evidenziando il dovere di protezione dei diritti umani.
Successivamente si sono delineati i limiti alla sovranità dello Stato dovuti agli obblighi internazionali in materia di diritti umani, profilando così l’istituzione di un nuovo rapporto giuridico quello tra essere umano e comunità internazionale.
Sulla base di questo rapporto e del diritto internazionale sui diritti umani, si è giunti all’oggetto della tesi, identificabile nei profili evolutivi dei singoli criteri per l’attribuzione dello status di rifugiato.
Attraverso un approccio interpretativo che considera la grave violazione di qualsiasi diritto umano integrante il criterio della persecuzione, poiché incidente direttamente sulla dignità umana, e le c.d. ragioni convenzionali eccessivamente escludenti, si è voluto affermare la necessità di un ampliamento applicativo della categoria giuridica, espressa all’articolo 1, secondo paragrafo della Convenzione di Ginevra del 1951, che garantisca una effettiva protezione internazionale.
Proprio in virtù della necessità di rendere tale protezione maggiormente effettiva, nell’ultima parte, ci si è soffermati sul diritto dell’individuo ad aver accesso al territorio di uno Stato, come diritto relativo che, in ragione dell’articolo 31 e 33 della Convenzione di Ginevra del 1951, diviene assoluto nel caso in cui venga integrata la categoria di rifugiato; per cui, alla luce dei principi di cooperazione e solidarietà internazionale espressi all’articolo 55 della Carta delle Nazioni Unite si afferma il diritto assoluto dell’individuo ad aver accesso al territorio di qualsiasi Stato, se in cerca di protezione da una grave violazione dei diritti umani attuale o potenziale.
Partendo da alcune considerazioni introduttive sul rapporto tra individuo e Stato, attraverso la teoria generale del diritto, si è cercato di definire la genesi dello Stato, le sue finalità ed in particolare i suoi obblighi nei confronti degli individui, evidenziando il dovere di protezione dei diritti umani.
Successivamente si sono delineati i limiti alla sovranità dello Stato dovuti agli obblighi internazionali in materia di diritti umani, profilando così l’istituzione di un nuovo rapporto giuridico quello tra essere umano e comunità internazionale.
Sulla base di questo rapporto e del diritto internazionale sui diritti umani, si è giunti all’oggetto della tesi, identificabile nei profili evolutivi dei singoli criteri per l’attribuzione dello status di rifugiato.
Attraverso un approccio interpretativo che considera la grave violazione di qualsiasi diritto umano integrante il criterio della persecuzione, poiché incidente direttamente sulla dignità umana, e le c.d. ragioni convenzionali eccessivamente escludenti, si è voluto affermare la necessità di un ampliamento applicativo della categoria giuridica, espressa all’articolo 1, secondo paragrafo della Convenzione di Ginevra del 1951, che garantisca una effettiva protezione internazionale.
Proprio in virtù della necessità di rendere tale protezione maggiormente effettiva, nell’ultima parte, ci si è soffermati sul diritto dell’individuo ad aver accesso al territorio di uno Stato, come diritto relativo che, in ragione dell’articolo 31 e 33 della Convenzione di Ginevra del 1951, diviene assoluto nel caso in cui venga integrata la categoria di rifugiato; per cui, alla luce dei principi di cooperazione e solidarietà internazionale espressi all’articolo 55 della Carta delle Nazioni Unite si afferma il diritto assoluto dell’individuo ad aver accesso al territorio di qualsiasi Stato, se in cerca di protezione da una grave violazione dei diritti umani attuale o potenziale.
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