Tesi etd-03242017-024832 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
BETTARINI, ANDREA
URN
etd-03242017-024832
Titolo
La tubercolosi in ambito ospedaliero tra gestione del rischio occupazionale e rischio clinico: piccola esperienza in operatori ad attività non prettamente sanitarie
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Foddis, Rudy
Parole chiave
- Operatori sanitari.
- Trasmissione TBC
Data inizio appello
11/04/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tubercolosi costituisce una tra le malattie infettive principali in tutto il mondo. L‟Organizzazione Mondiale della Sanità‟ (OMS) stima, infatti che la TBC sia la seconda causa di morte per malattia infettiva, dietro soltanto all‟AIDS ed ogni anno si registrano circa 8 milioni di nuovi casi di TBC.
Conseguentemente, rappresenta anche uno dei principali rischi professionali per gli operatori sanitari. Il rischio professionale da TBC, come il rischio biologico in generale, è condizionato da un complesso meccanismo dato dalla interazione tra fattori che attengono molto, da una parte, alla pericolosità intrinseca dell‟agente infettivo (patogenicità, contagiosità, ecc.) e dall'altra alle modalità operative, di contatto dei lavoratori a rischio, nonché dall'esistenza di un efficace sistema di prevenzione e protezione.
Il rischio infettivo dato da un agente microbico con diffusibilità inter-umana in ambito ospedaliero finisce per interessare non solo le figure lavorative a finalità assistenziale, ma anche tutti quei ruoli professionali che possono per diversi motivi venire a contatto con il paziente fonte.
Nella presente tesi è stata presa in considerazione una casistica di indagini di screening post-contatto con pazienti fonte che hanno coinvolto operatori ed operatrici addetti alla sanificazione ospedaliera.
L'esperienza riportata permette di sottolineare quanto sia importante che la prevenzione e protezione messa in campo in
queste specifiche circostanze contempli tutte le figure lavorative operanti in una struttura ospedaliera, senza escludere i ruoli a finalità non assistenziale.
Conseguentemente, rappresenta anche uno dei principali rischi professionali per gli operatori sanitari. Il rischio professionale da TBC, come il rischio biologico in generale, è condizionato da un complesso meccanismo dato dalla interazione tra fattori che attengono molto, da una parte, alla pericolosità intrinseca dell‟agente infettivo (patogenicità, contagiosità, ecc.) e dall'altra alle modalità operative, di contatto dei lavoratori a rischio, nonché dall'esistenza di un efficace sistema di prevenzione e protezione.
Il rischio infettivo dato da un agente microbico con diffusibilità inter-umana in ambito ospedaliero finisce per interessare non solo le figure lavorative a finalità assistenziale, ma anche tutti quei ruoli professionali che possono per diversi motivi venire a contatto con il paziente fonte.
Nella presente tesi è stata presa in considerazione una casistica di indagini di screening post-contatto con pazienti fonte che hanno coinvolto operatori ed operatrici addetti alla sanificazione ospedaliera.
L'esperienza riportata permette di sottolineare quanto sia importante che la prevenzione e protezione messa in campo in
queste specifiche circostanze contempli tutte le figure lavorative operanti in una struttura ospedaliera, senza escludere i ruoli a finalità non assistenziale.
File
Nome file | Dimensione |
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TESI_AND...corrt.pdf | 481.47 Kb |
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