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Fin dal 1800 esisteva nei giornali uno spazio chiamato feuilleton, che all’inizio fu visto solo come un ripiego dedicato alla critica letteraria, teatrale, musicale, artistica, che, però, nel 1836 lascia spazio al vero e proprio roman-feuilleton. Les Mystères de Paris è uno dei tanti romans-feuilletons a cui è legata la produzione di altri Misteri, che diventano un vero e proprio genere letterario pubblicato a puntate sul giornale, un genere letterario che, nonostante coinvolga personaggi di tutte le classi sociali, ruota soprattutto attorno alla figura del popolo, protagonista e fruitore delle storie narrate.
Il popolo è anche il protagonista del romanzo di Eugène Sue. In Les Mystères de Paris la classe popolare è divisa in classe laborieuse e classe dangereuse. La prima subisce passivamente ogni cosa, è onesta fino alla morte e lavora per mandare avanti la propria famiglia, la seconda, invece, vive nel crimine per scelta o per necessità ed è la classe che agisce, pur facendo il male. Un altro gruppo che Sue descrive è quello dei riscattati, quei personaggi del popolo che sono in bilico tra bene e male e che, come tutti gli altri, sono degli stereotipi romanzeschi. Lo scrittore, però, introduce anche altri personaggi che rappresentano la borghesia e l’aristocrazia toccando, così, tutti i gradini della scala sociale.
Il protagonista del romanzo di Sue è Rodolphe, un aristocratico che scende tra il popolo, un apostolo del Bene, che combatte contro il Male manipolando le vite di tutti gli altri personaggi. Rodolphe è il burattinaio di un enorme teatro, il superuomo-giustiziere che agisce per punire il male e ricompensare il bene basandosi su leggi proprie e mettendosi, in questo modo, al di sopra dello Stato e di Dio.
Eugène Sue pubblica Les Mystères de Paris il 19 giugno 1842 e subito riscuote un grande successo soprattutto tra il popolo, che assimila la propria condizione a quella dei personaggi descritti e soprattutto a quella dei gruppi intermedi, in bilico tra miseria e delitto. Sue inizia a scrivere il suo romanzo pieno di pregiudizi nei confronti della classe popolare, una classe sconosciuta e estranea, che giorno dopo giorno impara a conoscere, esplorando i bassifondi della capitale, una classe che fa di lui il proprio punto di riferimento, rendendolo una sorta di roi du peuple et du roman populaire.