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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03232016-101644


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PELLICCIA, TAMARA
URN
etd-03232016-101644
Titolo
Ghino Venturi (1884-1970): l'Uomo e l'Artista. Dal piccolo tema decorativo al grande tema edilizio.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Ulivieri, Denise
Parole chiave
  • architettura
  • architecture
  • Ghino Venturi
Data inizio appello
18/04/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/04/2086
Riassunto
Ghino Venturi (1884-1970), pisano d’origine ma trasferitosi a Roma da giovanissimo, è uno dei principali architetti del Novecento Italiano che, con i propri progetti, ha contribuito a definire il carattere e il volto di diverse città del paese. Ad oggi, purtroppo, la sua figura risulta ancora poco indagata, spesso relegata a ruoli secondari. Obiettivo della tesi è dare nuovo riconoscimento a questo architetto, attraverso la rivalutazione di progetti da lui realizzati e l’indagine di aspetti del suo lavoro finora tralasciati, così da definire la portata del ruolo da lui assunto nel panorama architettonico dello scorso secolo.
Impegnato attivamente nell’ambito del dibattito artistico culturale, tramite la collaborazione con Associazioni e riviste specializzate, e capace di muoversi su più fronti della progettazione, incarna l’ideale dell’architetto integrale teorizzato da Giovannoni. La sua stessa istruzione è garanzia di completezza: diplomato come geometra disegnatore; studia probabilmente presso l’Accademia di Belle Arti e la Scuola di Arti Ornamentali a Roma; compie il proprio apprendistato presso il rinomato studio di Pio Piacentini e contemporaneamente comincia a collaborare con l’Amministrazione Comunale.
La sua formazione di stampo accademico fa di lui un architetto-artista, piuttosto che un architetto-ingegnere.
Questo lavoro è frutto di una lunga ricerca condotta su più fronti: riviste dell’epoca, quotidiani, archivi pubblici, archivio privato, note pubblicazioni e interventi personali dei protagonisti del periodo, così da tracciare la storia tramite le loro parole. Nei primi due capitoli si ricostruisce il panorama storico artistico in cui ha operato Venturi, per questo, anche la biografia, con cui si apre la tesi, non è un semplice elenco delle esperienze professionali ma le contestualizza nel panorama artistico architettonico del momento.
Nelle successive tre sezioni ci si concentra sulla figura di Venturi, che viene ricordato per i suoi contributi teorici (articoli per le riviste dell’epoca, interventi nell’ambito di convegni, probabile collaborazione con la Regia Scuola di Architettura), per la sua produzione più prettamente artistica (mobili, gioielli e disegni) e per i suoi progetti da architetto-urbanista. Quest’ultima sezione è costituita da circa 70 schede, di progetti realizzati e non, suddivise per tipologia di intervento (mostre, concorsi, edilizia privata, edilizia pubblica, interventi urbanistici, monumenti). Tale ripartizione deriva dalla volontà di mostrare la sua capacità di adattarsi ad ogni tipologia architettonica: dal villino privato, al grande palazzo per uffici, all’edilizia popolare; dal museo al monumento; dall’allestimento di mostre ai grandi piani regolatori.
All’interno di ogni categoria, la successione delle schede segue un ordine cronologico, così da mostrare l’evoluzione stilistica dell’architetto.


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