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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03232014-182036


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
TOMASELLO, GIANFRANCO
URN
etd-03232014-182036
Titolo
Il ruolo mediatore di Unifil tra Israele ed Hezbollah
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
POLITICHE E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Vernassa, Maurizio
Parole chiave
  • DIGITALIZZAZIONE
Data inizio appello
19/05/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il peace-keeping è diventato negli anni uno strumento di mantenimento della pace che ha subito delle modifiche in virtù di fenomeni legati ai movimenti terroristici operanti nelle aree di crisi. La missione ONU in Libano denominata UNIFIL rappresenta un esempio di forza di intervento di pace interposta al confine di due territori diversi per storia e cultura : il Libano ed Israele.
In questa situazione geopolitica si rivela determinante il movimento di liberazione libanese Hezbollah che nel suo credo di difensore del Sud del Libano vede nello stato sionista il nemico da combattere.
Da qui nel corso degli anni le guerre tra i due Stati e l’opinione dell’Unione Europea che vorrebbe far aderire economicamente Israele nel contesto europeo ma vincolandolo a limitazioni sugli interventi dei territori occupati dai palestinesi e dall’altra la decisione dopo i fatti terroristici accaduti in Bulgaria nel 2013, di inserire Hezbollah nella lista nera dei gruppi eversivi internazionali.
Unifil fin dagli anni 70, con la sua organizzazione vigila e monitorizza le relazioni tra i due Stati grazie anche all’apporto in termini di forze militari da parte dell’Italia.
Una linea di confine detta Blue Line è stata oggetto nel corso del tempo di dispute tra i due stati (sionista e libanese) in virtù di letture cartografiche anche da parte delle Nazioni Unite, non sempre rispondenti alle necessità in termini territoriali delle due entità statali belligeranti.
La tensione dopo l'ultimo conflitto del 2006 tra Libano ed Israele ha particolarmente preoccupato quest'ultimo a tal punto da vedere in Hezbollah un nemico da temere anche se non entità statale, per l'incremento in termini di sistemi d'arma di precisione del suo arsenale bellico, forniti dalla Siria e dall'Iran nonchè per la sua forza militare che conta circa 30.000 militanti
La paura di questo “vicino scomodo “ ha determinato una rivisitazione del concetto di sicurezza da parte dei servizi segreti israeliani considerati tra i più preparati al mondo: vigilanti sui progressi tecnologici di Hezbollah e sempre pronti a nuove strategie al fine di garantire la sicurezza israeliana .
La risoluzione ONU 1701 è la conclusione dal punto di giuridico delle limitazioni nel rispetto di una pace che non sempre viene rispettata per incursioni israeliane in territorio libanese sia per traffico d’armi non sempre monitorizzato dai controlli di UNIFIL da parte di Hezbollah.
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