• membrane
• mbr
• depurazione
• biologica
• moduli

La presente tesi è finalizzata al confronto tra due soluzioni impiantistiche relative al potenziamento di un impianto di depurazione di acque reflue urbane a fanghi attivi per il raggiungimento dei limiti per il riutilizzo, secondo le seguenti due ipotesi:

· tecnologia tradizionale che prevede, a valle delle sezioni di denitrificazione–ossidazione/nitrificazione, la sedimentazione, la filtrazione su tela e la disinfezione con raggi UV

· tecnologia di ultrafiltrazione con membrane (MBR).

L’impianto oggetto della tesi è quello ubicato nell’isola d’Elba in località Schiopparello nel Comune di Portoferraio e che serve le utenze della suddetta frazione. Le altre utenze del Comune sono servite da una rete fognaria di tipo misto che recapita i liquami in un impianto di pretrattamento e scarico a mare (in località Grigolo). L’esigenza di un trattamento adeguato finalizzato al riuso delle acque di tutto il bacino di utenza, ha reso necessaria la realizzazione di un nuovo impianto. La mancanza di aree idonee nell’isola, ha determinato la scelta di potenziare l’impianto in località Schiopparello, con il potenziamento dall’attuale valore di 2.000 a 25.000 abitanti equivalenti. La variabilità della popolazione da servire da circa 15.000 ab. eq. nel periodo invernale a 25.000 ab.eq. nel periodo estivo, ha poi reso necessario strutturare la sezione di trattamento biologico su quattro linee parallele in modo da adeguare il numero di linee attive ai carichi in ingresso. Gli elementi del confronto sono stati i seguenti:

1. Qualità dell’effluente

2. Area necessaria

3. Costi di investimento

4. Costi di gestione relativi alle seguenti voci:

- energia elettrica

- consumo chemicals

- fanghi prodotti

- manutenzione ordinaria e straordinaria.

L’elemento vincolante che ha determinato l’opzione MBR è la necessità di limitare al massimo l’area da destinare all’ampliamento, in relazione alla disponibilità e alla natura dei terreni circostanti l’attuale imp