Analisi del campo non stazionario prodotto da un aerofreno
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA AEROSPAZIALE
Relatori
relatore Prof. Buresti, Guido relatore Prof. Lombardi, Giovanni
Parole chiave
aerofreno
analisi wavelet
campo non stazionario
sperimentale
Data inizio appello
14/04/2005
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel corso di questo lavoro di tesi si sono studiate le caratteristiche del campo aerodinamico non stazionario prodotto da un aerofreno. Dopo una breve introduzione dedicata alla teoria dei corpi tozzi e ai metodi utilizzati per l’analisi del relativo campo fluidodinamico, si prosegue con la descrizione della galleria del vento, del modello e della strumentazione utilizzata per questo lavoro. Nei capitoli successivi si presentano le metodologie necessarie per le acquisizioni delle misure di pressione e di velocità; nella prima parte del lavoro è stato messo a punto il software necessario per effettuare acquisizioni con il tubo Pitot–Statico ed è stato calibrato il trasduttore di pressione. Utilizzando questa strumentazione è stato possibile individuare il bordo scia dove è stata posizionata la sonda anemometrica a filo caldo per la misura delle fluttuazioni di velocità a valle dell’aerofreno. Per questa seconda parte del lavoro sono state utilizzate anche due sonde anemometriche in contemporanea. Prima dell’analisi dei dati acquisiti si sono dati brevi cenni sulla trattazione matematica della Trasformata Wavelet continua e complessa, che consente di ricavare la variazione temporale del contributo delle diverse frequenze presenti in un segnale e varie grandezze di interesse fisico, come l’energia e la correlazione con un altro segnale. Infine si sono analizzati i risultati che mostrano l’esistenza di un distacco alternato di vortici dai lati della piastra dell’aerofreno. La scia formata da tali vortici è però disturbata da quelli che si staccano dal bordo superiore della piastra.