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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03222012-171548


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MUSURACA, GERARDO
URN
etd-03222012-171548
Titolo
La versione provenzale della Vindicta Salvatoris e la sua tradizione gallo-romanza (con edizione e traduzione del testo: ms. Paris BNF fr. 25415)
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
LETTERATURE E FILOLOGIE EUROPEE
Relatori
relatore Prof. Cigni, Fabrizio
correlatore Moretti, Frej
Parole chiave
  • Vangeli Apocrifi Vindicta Tradizione Provenzale
Data inizio appello
23/04/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/04/2052
Riassunto
La tesi prende in esame un argomento di per sé vasto, ossia lo studio dei vangeli apocrifi, focalizzandosi sul solo Ciclo di Pilato e sulla Vindicta Salvatoris in esso inclusa e, ancora più specificatamente, nelle sue redazioni nei vernacoli romanzi con particolare riguardo alla versione provenzale di inizio XIV secolo contenuta nel BNF fr. ms. 25415. Lo studio può essere suddiviso in due sezioni: nella prima si affronta l’intricato confronto tra il Nuovo Testamento - lo sviluppo del canone, la creazione quasi naturale di una gerarchia testuale, la sua evoluzione e poi affermazione, le particolarità - e i Vangeli Apocrifi - la loro origine di natura popolare, la loro diffusione collaterale alle narrazioni canoniche, come si presentano e l’influenza che hanno avuto nella cultura posteriore.
Partendo da questo fondamentale quadro generale, si inizia a scendere nel particolare, analizzando, tra gli Apocrifi della Passione e Risurrezione, il Ciclo e la figura di Ponzio Pilato; esposto questo si passa alla Vindicta Salvatoris, al suo contenuto, alla reale vicenda storica da cui si ispira, alle vicende relative alla tradizione latina in primis e a quelle romanze - nello specifico quelle italiane, catalana, spagnola e portoghese - di seguito.
Infine, per quanto riguarda la prima sezione, vi è un approfondimento delle redazioni gallo-romanze della Vindicta. Iniziando dalla presentazione della cospicua tradizione manoscritta, si giunge a quella delle principali edizioni dei testi medievali in versi e in prosa, sviluppando poi un confronto parallelo tra i contenuti di queste per meglio delineare l’evolversi della leggenda.
La seconda parte della tesi è ovviamente incentrata sull’analisi del testo occitanico. Si apre con una descrizione del manoscritto preso in considerazione e con le note linguistiche guida, utili per determinare l’area di sviluppo e diffusione del testo.
L’ultimo e più corposo capitolo è composto da un'analisi del contenuto e delle fonti della leggenda e poi dall’edizione del testo ritrascritto e commatizzato - controllato sia con il manoscritto che con la sola precedente trascrizione di fine ‘800 - e dalla traduzione; a questo vengono fatti seguire un indice dei luoghi e personaggi principali e una tavola delle numerose miniature presenti nel corpo del codice. Infine è presente la bibliografia con i principali testi di riferimento consultati.
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