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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03212016-085822


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
TAURINO, CHIARA
URN
etd-03212016-085822
Titolo
Gestione delle riacutizzazioni di BPCO in Pronto Soccorso
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
MEDICINA INTERNA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
Parole chiave
  • BPCO
  • riacutizzazione
  • gestione
Data inizio appello
12/04/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una delle principali cause di morbilità e mortalità nel mondo. La storia di tale condizione patologica prevede il verificarsi di fenomeni di riacutizzazione, che sono i principali responsabili del progressivo aggravamento del quadro clinico e degli accessi in Pronto Soccorso (PS), con successivo eventuale ricovero in ambito ospedaliero.
Lo scopo del presente studio osservazionale retrospettivo è stato quello di valutare nella popolazione di pazienti che sperimentavano un episodio di riacutizzazione di BPCO, afferiti al PS di Pontedera nell’arco di un anno (2014), le caratteristiche demografiche e cliniche, tali da permettere di individuare dei fattori predittivi di gravità.
Abbiamo infatti reclutato 179 pazienti affetti da BPCO riacutizzata, di cui 115 uomini e 64 donne, sovrapponibili per caratteristiche demografiche e cliniche.
Successivamente tale popolazione è stata suddivisa in base all’esito dell’accesso in PS (dimissione a domicilio-45 vs ricovero-127), rivalutando la diversa rappresentazione delle caratteristiche demografiche e cliniche nei due nuovi gruppi.
I pazienti ricoverati si sono differenziati per la maggiore età anagrafica, per la presenza di comorbidità quali lo scompenso cardiaco e di una politerapia domiciliare specialistica cronica; sono risultati inoltre maggiormente tachipnoici, tachicardici ed ipossici all’ingresso in PS e hanno presentato più frequentemente diagnosi associate di “insufficienza respiratoria” e “polmonite”.
Infine la popolazione totale è stata suddivisa in base alla mortalità a sei mesi dall’accesso in PS (viventi-146 vs deceduti-33), rivalutando nuovamente la diversa rappresentazione delle caratteristiche demografiche e cliniche nei due nuovi gruppi.
I pazienti deceduti si sono differenziati per la maggiore età anagrafica e per il maggior utilizzo di ossigenoterapia domiciliare; sono risultati inoltre essere maggiormente ipercapnici, ipotesi ed ipossici all’ingresso in PS.
L’analisi di regressione logistica multipla, eseguita dapprima considerando il ricovero ospedaliero come variabile dipendente, ha mostrato l’associazione statisticamente significativa con le seguenti variabili indipendenti: insufficienza respiratoria (OR [CI 95%] = 23,97 [6,32-90,80], P < 0,002), polmonite (OR [CI 95%] = 7,53 [1,42-39,87], P = 0,01), frequenza cardiaca (OR [CI 95%] = 1,03 [1,01-1,06], P = 0,005) e tachipnea (OR [CI 95%] = 4,02 [1,51-10,71], P = 0,005).
L’analisi di regressione logistica multipla, eseguita successivamente considerando la mortalità entro sei mesi dall’accesso in PS come variabile dipendente, ha mostrato l’associazione statisticamente significativa con le seguenti variabili indipendenti: ipercapnia (OR [CI 95%] = 3,28 [1,19-8,98], P = 0,02), età (OR [CI 95%] = 1,07 [1,01-1,14], P = 0,01) ed ossigenoterapia domiciliare (OR [CI 95%] = 3,15 [1,18-8,40], P = 0,02).
In conclusione, la presenza di diagnosi associate quali “insufficienza respiratoria acuta” e “polmonite”, di tachipnea e di frequenza cardiaca aumentata ha mostrato incrementare significativamente il rischio di ospedalizzazione.
Parimenti, la presenza di età anagrafica avanzata, ipercapnia all’ingresso in PS e ossigenoterapia domiciliare cronica, ha determinato un aumento significativo della mortalità entro sei mesi dall’accesso in PS per l’evento acuto.