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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03202019-233453


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NOLASCO, GIACOMO
Indirizzo email
giacomo.nolasco@gmail.com
URN
etd-03202019-233453
Titolo
Progettazione di un ponte ciclopedonale strallato mobile sul fiume Arno in localita Riglione
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof. Sassu, Mauro
correlatore Prof. Viviani, Massimo
correlatore Prof. Dringoli, Massimo
Parole chiave
  • ponte ciclopedonale
  • pistoni oleodinamici
  • montaggio
  • ingegneria civile
  • Cisanello
  • ciclopista Arno
  • ponte mobile
  • ponte strallato
  • Riglione
Data inizio appello
06/05/2019
Consultabilità
Tesi non consultabile
Data di rilascio
06/05/2089
Riassunto
La tesi nasce come studio di fattibilità (PISAMO- Comune di Pisa) di un ponte ciclopedonale che colleghi, sui due lati del fiume Arno a Pisa, gli abitati di Riglione e di Cisanello. L’opera, oltre a costituire un’ infrastruttura a servizio del polo ospedaliero di Cisanello e consentire una ricucitura urbana col quartiere periferico di Riglione, si colloca anche all’interno di un più ampio progetto regionale denominato “Ciclopista dell’Arno” il quale prevede la realizzazione di un percorso ciclabile che, discendendo il fiume, colleghi il comune di Cascina con la foce a Marina di Pisa.
La tipologia strutturale impiegata per l’attraversamento del corso d’acqua è il risultato di uno studio comparativo tra diverse soluzioni, effettuato valutando aspetti di inserimento ambientale, funzionalità, estetica, efficienza e facilità di costruzione.
Si è cosi scelto di realizzare un ponte strallato con luce teorica complessiva pari a 187 metri, dei quali 119 metri rappresentano l’effettivo sviluppo del ponte in relazione all’ostacolo da superare, ovvero il fiume Arno, mentre i rimanenti fungono, per 34 metri da ciascun lato del ponte, da rampe di accesso. Queste ultime sono previste mobili, ovvero dotate di sistema di sollevamento tramite pistoni oleodinamici, in modo da consentire attraverso la propria rotazione il miglioramento del deflusso durante gli eventi di piena e l'interdizione del ponte al transito.
In condizione di ponte in esercizio i cilindri offrono invece un vincolo dinamico: costituiscono un ritegno rigido a fronte di forze di tipo impulsivo (sisma), mentre consentono i movimenti lenti della struttura (variazioni termiche) senza offrire un'apprezzabile resistenza.
Il ponte è realizzato in carpenteria metallica e si presenta con un impalcato a forma leggermente arcuata nella parte centrale, mentre le rampe laterali hanno un andamento lineare che riprende per continuità la pendenza del tratto curvilineo.
L’impalcato è sorretto da dieci coppie di stralli disposti secondo uno schema a ventaglio, rimandati a due antenne gemelle anch’esse in carpenteria metallica. La struttura principale dell’impalcato è costituita da due travi composte saldate in acciaio, con sezione trasversale a cassone trapezio, unite a passo costante da traversi a doppio T.
A seguito della creazione di un modello FEM tridimensionale è stata valutata la sicurezza strutturale e geotecnica secondo le normative italiane (NTC2018) ed Europee (Eurocodici) in funzione delle azioni ambientali previste per la zona (azioni sismiche, eoliche, termiche) e delle azioni antropiche (veicoli di servizio, folla).
Inoltre è stata sviluppata in modo completo la problematica del sollevamento, facendo tutte le valutazioni di carattere sia strutturale che funzionale.
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