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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03202014-230327


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CARAVELLI, ADRIANA
URN
etd-03202014-230327
Titolo
La tortura. Da mezzo di ricerca della verità a crimine contro l'umanità.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Padovani, Tullio
Parole chiave
  • Statuto Corte Penale Internazionale
  • reato di tortura
  • processi alle streghe
  • Illuminismo
  • G8 Genova
  • dignità umana
  • Dichiarazione contro la Tortura 1975
  • Convenzioni di Ginevra
  • Convenzione contro la Tortura 1984
  • Comitato europeo per la Prevenzione della Tortura
  • art.13 comma 4 Cost.
  • art. 7 Patto sui Diritti Civili e Politici
  • art. 5 Dichiarazione Universale Diritti dell'Uomo
  • art. 3 Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo
  • Aldrovandi
  • Alan Dershowitz
  • storia della tortura
  • tortura
  • Tribunale Asti
  • tutela libertà morale
  • Uva
Data inizio appello
07/04/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tortura, utilizzata per lungo tempo come mezzo per la ricerca della verità nell'ambito del processo penale, ne è stata bandita a partire dalla fine del Settecento.
In seguito, scomparsa dalle legislazioni di tutte Europa e del mondo, essa è rimasta in via sotterranea sotto diverse forme: la trasmutazione normativa, la promessa di vantaggi e la prassi illegale.
Durante la seconda guerra mondiale la tortura è tornata prepotentemente sulla scena e nel corso del Novecento molti Stati, autoritari e non, vi hanno fatto ricorso.
Al contempo in ambito internazionale, moltissimi atti hanno sancito un divieto assoluto di tortura, predisponendo un sistema di organismi preventivi dai poteri sempre più incisivi e individuando una serie di obblighi preventivi, procedurali e normativi in capo agli Stati firmatari. Fra questi obblighi spicca senza dubbio quello della criminalizzazione della tortura, adempiuto da molti Paesi europei, ma non ancora dall'Italia.
Il nostro ordinamento, se sul piano costituzionale e processuale appare approntare un'adeguata tutela della dignità umana e della libertà morale, sul piano sostanziale si mostra decisamente inadeguato.
Non soltanto l'esistenza di obblighi internazionali in tal senso, ma anche l'analisi del quadro normativo e dei casi concreti sembrano imporre una criminalizzazione della tortura.
In questo senso, il legislatore tenta da molto tempo di introdurre il reato di tortura, senza esservi ancora riuscito.
Nel frattempo, dopo l'11 settembre 2001, a partire dalla riflessione di Alan Dershowitz, si è riaperta in ambito politico-criminale la questione della legittimità dell'uso della tortura nelle situazioni di emergenza e dell'opportunità di una sua legalizzazione, che limiti il suo imperversare nella prassi illegale.
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