Tesi etd-03192019-125044 | 
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    Tipo di tesi
  
  
    Tesi di laurea magistrale
  
    Autore
  
  
    DEL FREO, ELEONORA  
  
    URN
  
  
    etd-03192019-125044
  
    Titolo
  
  
    Correlati psicologici e genetici del comportamento prosociale.
  
    Dipartimento
  
  
    PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
  
    Corso di studi
  
  
    PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
  
    Relatori
  
  
    relatore Prof.ssa Pellegrini, Silvia
relatore Dott.ssa Palumbo, Sara
  
relatore Dott.ssa Palumbo, Sara
    Parole chiave
  
  - comportamento prosociale
 - esperienze traumatiche
 - genetica
 - volontariato
 
    Data inizio appello
  
  
    12/04/2019
  
    Consultabilità
  
  
    Non consultabile
  
    Data di rilascio
  
  
    12/04/2089
  
    Riassunto
  
  Il comportamento prosociale è un fenotipo complesso caratterizzato da un insieme di azioni altruistiche come la cooperazione, la donazione, la condivisione e il volontariato con esiti positivi sia sul singolo individuo che sulla società. Studi recenti hanno suggerito che parte delle differenze interindividuali nel comportamento prosociale è attribuibile alla variabilità genetica.
Questo lavoro di tesi è parte di un più ampio progetto di ricerca che ha lo scopo di indagare quale sia il contributo dei geni nel modulare il comportamento sociale umano in risposta all’ambiente di crescita nell’ipotesi che vi siano dei geni di “plasticità” che renderebbero gli individui più recettivi nei confronti degli stimoli ambientali, sia negativi che positivi, favorendo, a seconda del tipo di ambiente, il comportamento antisociale o prosociale.
Lo scopo principale della presente tesi è stato quello di studiare l’influenza sia della genetica, in particolare il ruolo svolto da una variante allelica del pathway dopaminergico, che dell’ambiente, come le esperienze traumatiche, nello sviluppo del comportamento prosociale in un gruppo sperimentale di volontari a confronto con dei soggetti di controllo senza alcuna esperienza di volontariato.
In ciascun partecipante allo studio (290 volontari e 185 controlli) sono stati valutati aspetti personologici come l’altruismo, tramite la somministrazione del questionario Altruistic Personality Scale (APS), e l’empatia, con la scala Interpersonal Reactivity Index (IRI), oltre alla raccolta della storia delle esperienze traumatiche subite nel corso della vita ed il supporto ricevuto in seguito ad esse, tramite la Traumatic Experience Checklist (TEC). Dalla saliva di ciascun soggetto è stato estratto il DNA. Nella presente tesi, il DNA di 129 volontari e 111 controlli è stato utilizzato per genotipizzare il polimorfismo a singolo nucleotide rs4680 (G>A) localizzato nel gene codificante l’enzima metabolizzante la dopamina (COMT).
Dall’analisi dei dati comportamentali, è emerso che i punteggi di APS correlavano positivamente con i punteggi ottenuti alle sottoscale IRI perspective taking (p=0.003) ed empathetic concern (p=0.000081), confermando dati di letteratura che associano il comportamento altruistico a maggiori caratteristiche empatiche. Come atteso, il gruppo dei volontari ha mostrato punteggi di APS (p<10-6) e IRI_EC (p=0.048) maggiori del gruppo dei controlli, suggerendo che i volontari costituiscono un campione rappresentativo di comportamento prosociale. Nei volontari, punteggi maggiori di APS sono stati osservati nei soggetti maggiormente esposti a esperienze traumatiche (p=0.001), soprattutto se avevano ricevuto maggiore supporto (p=0.04).
Dall’analisi dei dati genetici, è emerso che il polimorfismo rs4680 modula la relazione tra APS e TEC. In particolare, la correlazione positiva tra i punteggi di APS e il numero di traumi subiti si osservava solo nei volontari portatori del genotipo G/G (p=0.044) associato in letteratura ad una maggiore attività enzimatica di COMT e quindi ad una maggiore degradazione della dopamina.
I dati ottenuti indicano che una aumentata degradazione della dopamina dovuta all’rs4680 potrebbe favorire il comportamento prosociale in risposta a esperienze traumatiche. Possiamo, quindi, ipotizzare che una diminuita trasmissione dopaminergica possa conferire maggiore capacità di far fronte agli eventi traumatici e di comprendere il disagio altrui che potrebbero rendere le persone più inclini ad aiutare coloro che hanno subito esperienze simili.
Questo lavoro di tesi è parte di un più ampio progetto di ricerca che ha lo scopo di indagare quale sia il contributo dei geni nel modulare il comportamento sociale umano in risposta all’ambiente di crescita nell’ipotesi che vi siano dei geni di “plasticità” che renderebbero gli individui più recettivi nei confronti degli stimoli ambientali, sia negativi che positivi, favorendo, a seconda del tipo di ambiente, il comportamento antisociale o prosociale.
Lo scopo principale della presente tesi è stato quello di studiare l’influenza sia della genetica, in particolare il ruolo svolto da una variante allelica del pathway dopaminergico, che dell’ambiente, come le esperienze traumatiche, nello sviluppo del comportamento prosociale in un gruppo sperimentale di volontari a confronto con dei soggetti di controllo senza alcuna esperienza di volontariato.
In ciascun partecipante allo studio (290 volontari e 185 controlli) sono stati valutati aspetti personologici come l’altruismo, tramite la somministrazione del questionario Altruistic Personality Scale (APS), e l’empatia, con la scala Interpersonal Reactivity Index (IRI), oltre alla raccolta della storia delle esperienze traumatiche subite nel corso della vita ed il supporto ricevuto in seguito ad esse, tramite la Traumatic Experience Checklist (TEC). Dalla saliva di ciascun soggetto è stato estratto il DNA. Nella presente tesi, il DNA di 129 volontari e 111 controlli è stato utilizzato per genotipizzare il polimorfismo a singolo nucleotide rs4680 (G>A) localizzato nel gene codificante l’enzima metabolizzante la dopamina (COMT).
Dall’analisi dei dati comportamentali, è emerso che i punteggi di APS correlavano positivamente con i punteggi ottenuti alle sottoscale IRI perspective taking (p=0.003) ed empathetic concern (p=0.000081), confermando dati di letteratura che associano il comportamento altruistico a maggiori caratteristiche empatiche. Come atteso, il gruppo dei volontari ha mostrato punteggi di APS (p<10-6) e IRI_EC (p=0.048) maggiori del gruppo dei controlli, suggerendo che i volontari costituiscono un campione rappresentativo di comportamento prosociale. Nei volontari, punteggi maggiori di APS sono stati osservati nei soggetti maggiormente esposti a esperienze traumatiche (p=0.001), soprattutto se avevano ricevuto maggiore supporto (p=0.04).
Dall’analisi dei dati genetici, è emerso che il polimorfismo rs4680 modula la relazione tra APS e TEC. In particolare, la correlazione positiva tra i punteggi di APS e il numero di traumi subiti si osservava solo nei volontari portatori del genotipo G/G (p=0.044) associato in letteratura ad una maggiore attività enzimatica di COMT e quindi ad una maggiore degradazione della dopamina.
I dati ottenuti indicano che una aumentata degradazione della dopamina dovuta all’rs4680 potrebbe favorire il comportamento prosociale in risposta a esperienze traumatiche. Possiamo, quindi, ipotizzare che una diminuita trasmissione dopaminergica possa conferire maggiore capacità di far fronte agli eventi traumatici e di comprendere il disagio altrui che potrebbero rendere le persone più inclini ad aiutare coloro che hanno subito esperienze simili.
    File
  
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Tesi non consultabile.  | 
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