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Il giusto equilibrio tra acidi grassi saturi, trans, omega-3 e CLA è uno degli aspetti fondamentali per prevenire diverse malattie. In particolare, è nota l’importanza di ridurre l’apporto delle prime due classi (SFA e TFA) a favore di un maggiore apporto delle altre due. Un alimento piuttosto controverso è sicuramente il formaggio, per via del suo elevato contenuto di SFA e TFA. La possibilità di avere a disposizione un prodotto naturalmente arricchito in omega-3 e CLA (Pecorino “Amico del cuore”), apre la strada ad interessanti sviluppi nel rapporto tra consumo di formaggio e malattie cardiovascolari.
L’effetto di CLA e acidi grassi nella dieta è già stato sviluppato in vari animali modello, come ratti, topi, criceti, pesci, polli e maiali. Comunque, pochi studi hanno studiato l’effetto sul profilo in acidi grassi dei tessuti.
Da alcuni di questi studi è emerso che l’arricchimento di una dieta con acidi grassi omega-3 e CLA produce effetti differenti sul profilo in acidi grassi del fegato, del tessuto adiposo, della ghiandola mammaria e del latte. Al contrario, non si conoscono gli effetti su altri tessuti.
Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare il ruolo di una dieta arricchita con formaggio “Amico del cuore” sul contenuto lipidico e il profilo in acidi grassi di cuore e tessuto adiposo. Quest’ultimo è stato scelto perché, nonostante sia già stato studiato, dà importanti informazioni nella modulazione del metabolismo degli acidi grassi. Al contrario, il cuore è stato scelto perché gli acidi grassi regolano in maniera significativa la sua funzione, quindi può mostrare interessanti aspetti relativi al tipo di dieta che viene fornita all’animale.
Sono stati presi in considerazione tre gruppi di topi, 4 per gruppo, alimentati con tre diverse diete: mangime standard, mangime standard più pecorino toscano e mangime più pecorino toscano arricchito in omega3 e CLA ed è stato determinato il profilo di acidi grassi di trigliceridi, digliceridi, fosfolipidi e acidi grassi liberi di cuore e tessuto adiposo. Dall’analisi gas-cromatografica, è emerso che iol profilo lipidico è influenzato dall’aggiunta di formaggio nella dieta infatti si è notato un aumento significativo degli acidi grassi tipici del formaggio non presenti normalmente nel topo. Tra questi acidi grassi vanno sottolineati in particolar modo gli acidi rumenico e vaccenico che mostrano importanti attività nutraceutiche. Questo accumulo si è notato in particolare nei trigliceridi sia del TA sia del cuore anche se più evidenti nel primo. L’arricchimento della dieta con omega-3 non si è evidenziato nella frazione dei trigliceridi ma è stato significativo nei fosfolipidi, confermando l’accumulo selettivo di questi acidi grassi nei lipidi di membrana.
Il presente lavoro ha permesso quindi di dimostrare come, modificando la componente lipidica della dieta, si abbia una differente distribuzione dei diversi acidi grassi all’interno dei diversi tessuti dello stesso individuo.