Tesi etd-03192015-224617 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NIGRO, GIULIO
URN
etd-03192015-224617
Titolo
Applicazione della tecnica non invasiva del marcaggio fotografico nel monitoraggio del raro coleottero saproxilico Rosalia alpina (Cerambycidae) in due aree studio italiane
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Verni, Franco
relatore Antonini, Gloria
relatore Antonini, Gloria
Parole chiave
- cerambicidi
- coleotteri
- fotoidentificazione
- marcatura
- monitoraggio
- saproxilici
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Rosalia alpina è un coleottero saproxilico della famiglia Cerambycidae protetto dalla Unione Europea attraverso la Direttiva Habitat (1992) e i suoi allegati. Il progressivo declino delle popolazioni di questa specie in tutta Europa, dovuto principalmente alla antropizzazione e alla perdita di habitat, rende necessari studi approfonditi e prolungati al fine di mettere a punto piani di conservazione efficaci. Questa tesi si inserisce nel progetto MIPP (Monitoring of insects with Public Participation) del Corpo Forestale dello Stato, cofinanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma LIFE+ (LIFE11 NAT/IT/000252). L'obiettivo principale del progetto MIPP è quello di sviluppare e testare metodi per il monitoraggio standardizzato di alcune specie di insetti presenti negli allegati II e IV della Direttiva Habitat, tra cui cinque importanti specie di coleotteri saproxilici (Osmoderma eremita, Lucanus cervus, Cerambyx cerdo, Rosalia alpina, Morimus funereus).
Il presente lavoro si svolge in due aree studio, entrambe riserve del Corpo Forestale dello Stato: Castel di Sangro (Abruzzo) e la Foresta della Lama (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna).
L’obiettivo principale consiste nell’applicare il metodo non invasivo del marcaggio fotografico in uno studio di cattura-marcaggio-ricattura su Rosalia alpina. I dati di tale monitoraggio, elaborati con l’aiuto di un software specifico di foto-identificazione, vengono utilizzati per analizzare lo stato demografico della popolazione di ciascuna area studio. I risultati di tale analisi, confrontati con quelli raccolti nei prossimi anni, consentiranno di studiare la dinamica delle popolazioni.
Durante la fase di campo vengono registrati giornalmente vari parametri ambientali, quali temperatura, umidità e velocità del vento. Tali dati vengono usati per indagare la fenologia degli adulti di R. alpina; in particolare viene osservato il picco di presenza stagionale e giornaliero e viene valutata l’influenza dei fattori ambientali registrati sull’attività degli individui.
I risultati del monitoraggio nelle due aree studio verranno confrontati, e le conclusioni raggiunte costituiranno un supporto per l’utilizzazione futura di un protocollo di monitoraggio non invasivo basato sul marcaggio fotografico per R. alpina.
Il presente lavoro si svolge in due aree studio, entrambe riserve del Corpo Forestale dello Stato: Castel di Sangro (Abruzzo) e la Foresta della Lama (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna).
L’obiettivo principale consiste nell’applicare il metodo non invasivo del marcaggio fotografico in uno studio di cattura-marcaggio-ricattura su Rosalia alpina. I dati di tale monitoraggio, elaborati con l’aiuto di un software specifico di foto-identificazione, vengono utilizzati per analizzare lo stato demografico della popolazione di ciascuna area studio. I risultati di tale analisi, confrontati con quelli raccolti nei prossimi anni, consentiranno di studiare la dinamica delle popolazioni.
Durante la fase di campo vengono registrati giornalmente vari parametri ambientali, quali temperatura, umidità e velocità del vento. Tali dati vengono usati per indagare la fenologia degli adulti di R. alpina; in particolare viene osservato il picco di presenza stagionale e giornaliero e viene valutata l’influenza dei fattori ambientali registrati sull’attività degli individui.
I risultati del monitoraggio nelle due aree studio verranno confrontati, e le conclusioni raggiunte costituiranno un supporto per l’utilizzazione futura di un protocollo di monitoraggio non invasivo basato sul marcaggio fotografico per R. alpina.
File
Nome file | Dimensione |
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TESI_GN.pdf | 3.29 Mb |
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