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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03192010-135636


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
CARNACINA, IACOPO
URN
etd-03192010-135636
Titolo
Erosione localizzata alla base delle pile da ponte e aspetti idrodinamici: L’effetto dell’accumulo di materiale flottante
Settore scientifico disciplinare
ICAR/02
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELL'INGEGNERIA CIVILE
Relatori
relatore Ing. Venutelli, Maurizio
tutor Prof. Pagliara, Stefano
Parole chiave
  • pile da ponte
  • misure di velocità
  • evoluzione temporale
  • eorsione localizzata
  • debris
Data inizio appello
11/05/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/05/2050
Riassunto
L’erosione localizzata alla base delle pile dei ponti costituisce uno dei temi più
studiati nei recenti decenni in materia di problemi legati al trasporto solido, anche
per la moltitudine di aspetti non ancora esplorarti e principalmente per l’ingente
impatto economico legato al crollo e alla riparazione degli stessi. Questo lavoro si
rivolge, quindi, allo studio dei fenomeni di erosione localizzata alla base delle pile
dei ponti. In particolare verranno analizzati gli effetti dell’accumulo di detriti arborei
e materiale flottante. L’accumulo di questi detriti può portare all’aumento
imprevedibile dello scavo alla base delle pile stesse, fino a raggiungerne le
fondazioni o, peggio ancora, fino a scalzarne il piede. Data la difficoltà di riprodurre
teoricamente una configurazione geometrica così complessa, il lavoro è stato
basato su tutta una serie di esperienze di laboratorio, per condurre le quali è stato
necessario ripetere più di 300 test sperimentali, dato il grande numero di variabili
coinvolte nel problema. La tesi è basata su una prima analisi dimensionale grazie
alla quale è stato possibile isolare le principali variabili che governano il fenomeno.
L’accumulo di materiale flottante è stato simulato grazie all’utilizzo di materiale
sintetico atto a riprodurre le principali geometrie riscontrate in letteratura e su
osservazioni di campo. Quindi, grazie ai test di laboratorio, è stato possibile fornire
delle utili indicazioni alla progettazione basate sulle principali caratteristiche
dell’accumulo. Inoltre, sono state effettuate misure di velocità in corrispondenza
dell’accumulo grazie alle quali è stato possibile integrare la conoscenza
sperimentale sui fenomeni idrodinamici che interessano l’ostacolo investito dalla
corrente.
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