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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03152019-103723


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PIRAS, FRANCESCA
URN
etd-03152019-103723
Titolo
Analisi delle variabili familiari in bambini con disturbi del controllo degli impulsi e della condotta e nei loro fratelli
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Dott. Muratori, Pietro
Parole chiave
  • relazioni familiari
  • fratelli
  • DCD
Data inizio appello
12/04/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/04/2089
Riassunto
I disturbi dirompenti del controllo degli impulsi e della condotta (DCD) sono molto frequenti e costituiscono una fonte di disagio per numerose famiglie.
Le dinamiche presenti nell’ambiente familiare possono essere evidenziate come fattori di rischio di problematiche comportamentali, dal momento che il bambino adegua il suo comportamento conformandolo alle aspettative o ai modelli familiari.
Nella letteratura internazionale sono presenti molti lavori che individuano tra le cause dei disturbi del comportamento e della devianza in età evolutiva, fattori come la carenza di cure materne (intesa anche come capacità di assicurare adeguate risposte ai bisogni affettivi e intellettivi del bambino), la privazione paterna, l'atteggiamento dei genitori, la disgregazione familiare e strategie educative parentali disfunzionali (ad es. stile educativo coercitivo, troppo permissivo o incoerente). Questi studi, individuano nei genitori le figure maggiormente in grado di accompagnare e condizionare lo sviluppo dei propri figli, finendo col considerare trascurabile il rapporto coi fratelli.
Solo all’inizio degli anni ’80, gli studiosi hanno fornito i primi significativi contributi sperimentali sulla relazione tra fratelli e sorelle, “scoprendo” il rilevante apporto che, sullo sviluppo del bambino, esercita la relazione con i propri fratelli e sorelle. Pertanto la relazione fraterna viene sempre più intesa e letta come propria di un sottosistema familiare che interagisce con gli altri sottosistemi presenti.
Il rapporto fraterno si complica, senza dubbio quando si intreccia con i disturbi da comportamento dirompente, entità cliniche in cui i comportamenti aggressivi e antisociali compaiono in età evolutiva e possono persistere nei periodi successivi della vita fino all'età adulta, considerando la relazione che condividono tra di loro i fratelli e le possibili differenze nella relazione tra genitori e figli. Appare dunque importante riconoscere il disagio, in termini di peso emotivo e di difficoltà quotidiane, a coloro che condividono spazi di vita con un "fratello difficile" e chiedersi cosa significhi vivere all'interno di un nucleo familiare in cui ci sono situazioni problematiche.
L’obiettivo di questa ricerca è quello di mettere in evidenza le variabili familiari che influenzano il benessere psicologico del bambino, sottolineando in particolare l’analisi degli aspetti temperamentali, psicopatologici ed educativi nei bambini con disturbo dirompente del controllo degli impulsi e della condotta e nei loro fratelli.
Il lavoro si sviluppa a partire dalla descrizione dei DCD e dei loro fattori di rischio, per poi procedere con l’approfondimento delle relazioni familiari, dove più nello specifico verrà trattata la relazione genitore-figli e la relazione fraterna. Particolare attenzione sarà dedicata alle relazioni con bambini che presentano una problematica, esplicando le caratteristiche dei soggetti che ne partecipano e le eventuali modifiche della relazione.
Lo studio correlazionale presentato, permetterà quindi di studiare, nel campione clinico e in quello di controllo, costituito da un totale di 44 bambini compresi i fratelli, la relazione esistente tra: le variabili relative al sistema genitoriale (stress di coppia e relazione romantica), quelle relative alla relazione fraterna (affetto, rivalità e conflitto), e il benessere psicologico dei bambini. Variabili rilevate attraverso la somministrazione di una batteria questionari composta da: CBCL, PSI, APQ, RQS, SRI.
Con i risultati ottenuti si osservano prima di tutto alcune differenze tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo e si verifica l’ipotesi per cui un fratello di un bambino con DCD sia a rischio maggiore di sviluppare problematiche emotivo-comportamentali.
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