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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03152015-161509


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MOSTARDA, ELISA
URN
etd-03152015-161509
Titolo
La comunione ereditaria.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Poletti, Dianora
Parole chiave
  • comunione ereditaria
  • divisione ereditaria
  • collazione
  • retratto successorio
  • rappresentazione
  • prelazione
  • comunione d'azienda
  • comunione d'azienda farmaceutica
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’oggetto della nostra analisi riguarda la Comunione di diritti ed in specie la Comunione ereditaria. Si vuole arrivare a comprendere come viene regolata dall’ordinamento la situazione di contitolarità del patrimonio ereditario che si instaura tra gli eredi, che hanno accettato l’eredità, prima che venga effettuata la divisione dei beni e di ogni diritto facente parte dell’asse ereditario.
Il lavoro che ci si appresta a svolgere muoverà i suoi passi svelando l’anelito alla coerenza interna del nostro Ordinamento. Il sistema è infatti fondato su principi generali aggreganti, capaci di generare un tessuto connettivo fra le singole disposizioni, che va allineandosi sempre più profondamente a precetti costituzionali di rango superiore, quali eguaglianza e solidarietà che sono le colonne delle novelle di legge ed in particolare, per quel che qui interessa, del nuovo diritto di famiglia. In tale sistema organico, la comunione ereditaria ed i suoi istituti si delineano come cooperanti sequenze di una vicenda giuridicamente unitaria con una giurisprudenza di legittimità che, muovendosi lungo i binari prefissati dagli orientamenti precedenti, si è attestata complessivamente su posizioni di continuità.
Con il termine comunione si è soliti alludere al fenomeno della contitolarità dei diritti, ossia alle ipotesi in cui più soggetti sono titolari di un diritto del medesimo contenuto su un unico bene.
La fattispecie acquisitiva dell’eredità di uno stesso de cuius si perfeziona mediante vocazione all’eredità e relativa accettazione.
La comunione ereditaria si determina quando la chiamata all’eredità riguarda parallelamente più chiamati, come presupposto soggettivo. Il suo presupposto oggettivo è rinvenibile invece nel momento in cui la porzione concreta di ciascun erede non è immediatamente individuabile nella quota astratta del patrimonio del defunto.
Le caratteristiche intrinseche della coeredità sono l’essere un istituto di amministrazione e mero godimento, presieduto da una connaturata transitorietà. Il suo fondamento pratico risiede nella necessità di amministrare in comune la massa ereditaria prima del perfezionamento delle operazioni divisionali.
La comunione ereditaria è definibile quale contitolarità pro quota del patrimonio ereditario comune.
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