ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03142019-114506


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ROSSI, NICOLO'
URN
etd-03142019-114506
Titolo
Caratterizzazione del derivato metil-β-ciclodestrina-chitosano quaternarizzato come eccipiente funzionale per la somministrazione orale di Dalargina ([D-Ala2, Leu5, Arg6]-Encefalina)
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Dott.ssa Piras, Anna Maria
Parole chiave
  • Dalargina
  • Chitosano
  • Chimotripsina
  • CACO-2
Data inizio appello
10/04/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/04/2089
Riassunto
I peptidi oppioidi hanno un notevole potenziale farmacologico e possibile applicazione come agenti analgesici, anti-ischemici, antiaritmici e riparatori tissutali in caso di ulcere gastro-duodenali. Tra questi, DAL trova applicazione in paesi extracomunitari (Russia e Ucraina) come prodotto medicinale in forma di soluzione iniettabile (Dalargin®). Sicuramente, la possibilità di sfruttare la via orale per la somministrazione di peptidi oppioidi aprirebbe nuove opportunità terapeutiche e mercati. Ad oggi, però, la somministrazione orale di farmaci peptidici è rara (ciclosporina) ed è oggetto continuo di studi in ambito tecnologico farmaceutico. Infatti, l’assorbimento intestinale di tali attivi è ostacolato da numerosi fattori tra cui i principali sono la digestione enzimatica e la presenza di una barriera mucosale. La barriera enzimatica è costituita principalmente da endopeptidasi libere nel lume gastro intestinale, quali tripsina, a-chimotripsina (CHT) ed elastasi, oltre che da esopeptidasi ed enzimi citosolici degli enterociti. Per quanto riguarda la barriera mucosale e l’attraversamento dell’epitelio intestinale, sono fondamentali le caratteristiche chimico fisiche dell’attivo, es. carica netta, peso molecolare, bilancio idro-lipofilo. Per questo motivo, il superamento delle barriere enzimatica e mucosale è generalmente investigato mediante due distinti approcci, uno di tipo chimico-farmaceutico che prevede l’impiego di derivati quali profarmaci, peptidomimetici o molecole cicliche; l’altro approccio di natura tecnologica, prevede invece l’impiego di eccipienti funzionali che assolvano specifiche funzioni di protezione da attacco enzimatico e promozione dell’assorbimento per attraversamento della barriera mucosale.
Studi recenti hanno dimostrato il vantaggio di utilizzare derivati di chitosano ammonio quaternario e MeβCD come eccipienti polimerici funzionali per la promozione dell’assorbimento orale di piccole molecole idrofobiche, usando come farmaco modello il desametasone (DEX). Il polimero impiegato ha spiccate capacità mucoadesive, è in grado di attraversare l’epitelio intestinale e di promuovere quindi l’assorbimento di attivi ad esso complessati. Nel caso di attivi peptidici, le ciclodestrine sono spesso studiate perché l’inclusione dei residui amminoacidici idrofobici nel toroide determina una stabilizzazione della struttura terziaria ed il rallentamento di reazioni enzimatiche a carico dell’attivo.
Questo lavoro di tesi, si inserisce quindi all’interno di un contesto di studio che prevede la caratterizzazione e valutazione di un derivato chitosano ammonio quaternario (QChN+) covalentemente legato a metil-β-ciclodestrina (MeβCD) per la somministrazione orale di DAL.
Lo scopo del presente lavoro di tesi è la messa a punto e caratterizzazione dell’interazione tra DAL e un derivato polimerico, chitosano ammonio quaternario coniugato a metil-β-ciclodestrina, volto allo sviluppo di una forma farmaceutica per la somministrazione orale di peptidi oppioidi. Oltre alla caratterizzazione spettroscopica dell’interazione polimero/attivo, l’attività di studio ha visto la valutazione dell’inibizione della digestione enzimatica da parte di CHT, uno dei principali enzimi coinvolti nella metabolizzazione del peptide, sia sul complesso nativo che sulla forma liofila ricostituita in fluidi fisiologici simulati. Inoltre, il naturale proseguo degli studi ha visto la caratterizzazione biologica in vitro su linea cellulare epiteliale CACO-2, cresciuta in monostrato e impiegata come modello per la permeazione intestinale.
File