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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03132017-115312


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CERICOLA, ALESSIA
URN
etd-03132017-115312
Titolo
Studio funzionale del pdgf-b durante lo sviluppo delle cellule della cresta neurale in Xenopus laevis
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof.ssa Ori, Michela
Parole chiave
  • sviluppo
  • pdgf-b
  • creste neurali
  • xenopus laevis
Data inizio appello
06/04/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La famiglia del fattore di crescita derivato dalle piastrine, PDGF, è costituita da due recettori tirosin-chinasici (α,β) e quattro ligandi (A, B, C, D) in grado di formare omodimeri ed eterodimeri AB. Il ligando PDGF-B risulta essere importante in vie di segnalazione coinvolte in sopravvivenza, proliferazione cellulare, migrazione, deposizione di matrice extracellulare e transizione epitelio-mesenchimale. Studi recenti hanno dimostrato come alterazioni in queste vie sono spesso associabili a sviluppo e progressione dei gliomi, sottolineando il coinvolgimento del PDGF-B nella vita adulta e in condizioni patologiche. Meno noti sono, invece, i ruoli svolti da tale fattore durante lo sviluppo embrionale ed è in questo contesto che si inserisce il mio progetto di tesi al fine di mettere in luce aspetti non ancora descritti in letteratura.
Precedentemente, nel mio laboratorio, è stato analizzato il pattern d’espressione del gene pdgf-b in embrioni di Xenopus laevis, utilizzato come modello di studio. I dati ottenuti hanno rivelato la presenza del mRNA del gene in strutture derivate dal neuroectoderma durante l’embriogenesi, in particolare in regioni adiacenti al territorio delle creste neurali (NCC). Poiché quest’ultime esprimono il recettore per il PDGF-B (Pdgfrα), durante il mio internato di tesi mi sono occupata di valutare se questo fattore di crescita potesse essere coinvolto nel regolare aspetti quali induzione, proliferazione e migrazione durante lo sviluppo di questa popolazione cellulare. A tal scopo ho condotto esperimenti di perdita di funzione genica del pdgf-b mediante la microiniezione, in embrioni di Xenopus laevis, di uno “splicing-morpholino” verificandone, tramite opportuni esperimenti di controllo che hanno previsto l’uso di tecniche come l’RT-PCR e il sequenziamento , la reale efficienza nell’alterare il processo di splicing e la sua specificità d’azione. Gli embrioni microiniettati sono stati poi analizzati a diversi stadi di sviluppo e processati mediante ibridazione in situ “whole mount” utilizzando marcatori di creste neurali . Ho, inoltre, condotto test di morte cellulare sugli embrioni microiniettati al fine di valutare un potenziale effetto tossico del morpholino.
I risultati fino ad ora ottenuti mostrano un’alterazione del dominio di espressione dei marcatori sopra citati e un’alterata migrazione delle NCC suggerendo un possibile ruolo fisiologico del pdgf-b nella genesi e nello sviluppo delle stesse.
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