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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03132015-175553


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FEOLA, FRANCESCO
Indirizzo email
feola.francesco@gmail.com
URN
etd-03132015-175553
Titolo
"Urli trifoneschi". Per una edizione critica dei testi inediti di Trifone Benci
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Relatori
relatore Masi, Giorgio
Parole chiave
  • Trifone Benci
  • letteratura italiana
  • testi inediti
  • edizione critica
  • Cinquecento
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questa tesi intende dare un quadro completo e dettagliato sulla vita e sulle opere di Trifone Benci, sin-golare personalità della letteratura italiana del Cinquecento, da inserire nella lirica classicistica di am-biente farnesiano: poeta latino e volgare, segretario di più papi, maestro “cifarista”, fu legato ai più in-fluenti letterati dell’epoca, tra cui Annibal Caro, Claudio Tolomei e, soprattutto, Francesco Maria Mol-za, suo intimo amico.
Nella prima parte della tesi, partendo dalla voce del Dizionario Biografico degli Italiani curata da Adriano Prosperi, si fornisce un approfondito profilo bio-bibliografico del Benci, anche attraverso il raffronto con le lettere della sua corrispondenza, le testimonianze dei contemporanei e quelle erudite d’illustri posteri come Giammaria Mazzuchelli. Si propone inoltre un’introduzione critica all’opera poetica del Benci, con particolare attenzione ai componimenti in “poesia nuova” (che Giosuè Carducci definirà “barbara”; esperimento promosso dal Tolomei presso l’Accademia della Virtù), alla corona di sonetti in morte di Faustina Mancini nonché a un interessante caso di traduzione in latino da un sonetto del Canzoniere di Petrarca.
Nella seconda parte si procura per la prima volta un’edizione critica dei testi di Trifone Benci: lettere, poesie latine e poesie volgari, per la maggior parte pubblicate in raccolte antologiche a stampa che vanno dal XVI (tra cui le Rime di diversi di Dionigi Atanagi, altro amico del Benci) al XVIII secolo, oltre ad alcuni testi tramandati invece solo da inedite fonti manoscritte, cui è stato possibile risalire at-traverso ricerche condotte presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Biblioteca dell’Accademia Na-zionale dei Lincei e Corsiniana di Roma, la Biblioteca Comunale di Jesi e la Biblioteca Palatina di Parma.
Scopo della tesi è (ri)valutare agli occhi degli studiosi e dei lettori contemporanei un autore come Tri-fone Benci, originale e raffinato petrarchista, per quanto concerne la poesia volgare, intriso di cultura classica, come si evince dalla notevole produzione di versi latini; molti dei quali, peraltro, tramandati da un prezioso manoscritto individuato durante le ricerche, e ancora del tutto inediti.

This thesis aims to give a complete and detailed picture on the life and works of Trifone [Tryphon] Benci, a singular personality of the sixteenth century Italian literature, to be included in the classicist lyric poetry of the Farnese environment. He was a Latin and Vulgar poet, the secretary of several popes, a master ‘cipherer’, and he was linked to the most influential writers of the time, including An-nibal Caro, Claudio Tolomei and, above all, Francesco Maria Molza, his close friend.
The first part of the thesis, starting from the entry of the Dizionario Biografico degli Italiani [Bio-graphical Dictionary of Italian People] edited by Adriano Prosperi, provides an in-depth bio-bibliographic profile of Benci, also through comparison with the letters of his correspondence, the tes-timonies of contemporaries and the erudite ones of illustrious posterity as Giammaria Mazzuchelli. This first part also proposes a critical introduction to Benci’s poetic work, with a focus on composi-tions in poesia nuova [‘new poetry’] (that Giosuè Carducci will define barbara [‘barbarian’]; such ex-periment was sponsored by Tolomei at the Accademia della Virtù), the crown of sonnets to commemo-rate Faustina Mancini’s death as well as an interesting case of a translation into Latin of a Petrarchan sonnet of the Canzoniere.
The second part of the thesis provides for the first time a critical edition of Trifone Benci’s texts: let-ters, Latin and Italian vernacular poems, mostly published in printed anthological collections (includ-ing the Rime di diversi [Rhymes of different people] by Dionigi Atanagi, another friend of Benci) da-ting back from the sixteenth to the eighteenth century. Furthermore, some other texts were passed down only from unedited manuscript sources, traced thanks to researches conducted at the Vatican Library, the Library of the Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana of Rome, the Comunale Li-brary of Jesi and the Palatina Library of Parma.
The purpose of the thesis is to re-evaluate in the eyes of scholars and contemporary readers an author like Trifone Benci, an original and refined Petrarchist, as regards the volgare poetry, steeped in classi-cal culture, as evidenced in the remarkable production of Latin verses. Moreover, many of the latter were handed down thanks a precious manuscript found during researches, and are still completely un-edited.
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