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La presente tesi si inserisce nell'ambito dello studio del Perturbante, un concetto che indubbiamente genera confusione, a partire dal significato del termine sino alle sua varie declinazioni. Partendo da quello che il Perturbante rappresenta nella letteratura, viene proposta un contestualizzazione nuova che riguarda la complessa percezione della realtà che caratterizza l’essenza femminile.
Il percorso critico femminile sul Perturbante è estremamente complesso e la sua costruzione è fortemente influenzata da un costante lavoro critico che mette in discussione le basi stesse della sua concezione “canonica”. Per interpretare il Perturbante, inteso come funzione psichica osservabile nella rappresentazione letteraria ma anche come chiave interpretativa della psicologia dell'autore, è stato necessario scegliere una scrittrice la cui visione della realtà comprendesse anche l'accettazione dell'insolito come elemento imprescindibile da essa. Shirley Jackson incarna perfettamente questa visione, senza rinunciare alla lucidità e chiarezza di una narrazione in grado di coinvolgere anche i lettori più scettici. La lettura di "The Lottery" (1949), uno dei racconti più famosi di Shirley Jackson, ha fornito alle mie ricerche un ottimo testo letterario su cui lavorare, sviluppando una nuova prospettiva del Perturbante che ha finito per interessare altri racconti della produzione di questa straordinaria scrittrice americana. La capacità di delineare i personaggi femminili delle sue storie con la giusta prospettiva, permette di comprenderne le fragilità nascoste, rendendo ancora più evidente la destabilizzante estraneità esercitata dal Perturbante nelle loro vite, ma soprattutto fino a che punto la percezione del Perturbante si modifica e si evolve nella letteratura femminile.