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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03102016-181032


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
ZANOTTI, GIOVANNI
URN
etd-03102016-181032
Titolo
Adorno e l'idea di un'ultima filosofia
Settore scientifico disciplinare
M-FIL/01
Corso di studi
DISCIPLINE UMANISTICHE
Relatori
tutor Prof. Ferrarin, Alfredo
Parole chiave
  • Adorno
  • critical theory
  • dialectic
  • materialism
  • Hegel
  • Marx
  • Freud
  • theory of knowledge
  • philosophy of praxis
  • abolishment of labor
  • philosophical system
Data inizio appello
14/03/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi costituisce un tentativo di interpretazione generale del pensiero teoretico adorniano, secondo il metodo - teorizzato dallo stesso Adorno - della critica immanente. Il movimento concettuale della dialettica negativa è ricostruito nei suoi nessi di fondo, e giudicato in base ai suoi propri presupposti, a partire dall'interpretazione adorniana della storia della filosofia contemporanea. In quest'ultima, la dialettica hegeliana viene riconosciuta come lo spartiacque teorico decisivo, e la convergenza di dialettica e materialismo, mediata in Adorno dal concetto di "non identità", consente di determinare la critica marxiana come superamento interno di Hegel. L'impianto categoriale della dialettica negativa è inteso appunto a fondare gnoseologicamente la svolta materialistica, il che avviene per il tramite della metapsicologia freudiana, in particolare la teoria della genesi dell'Io e i concetti di sublimazione e rimozione. La teoria materialistica della conoscenza così elaborata da Adorno, nel dar conto dell'esperienza oggettiva oltre le antinomie idealistiche, deduce al tempo stesso dall'immanenza conoscitiva la necessità della trasformazione reale del mondo, postulato essenziale della "filosofia della prassi". Dal punto di vista storico-teorico, perciò, Adorno rappresenta la mediazione più radicale fra l'eredità irrisolta della filosofia classica tedesca e il pensiero post-idealistico dell'alterità o del non concettuale. L'elemento specificamente dialettico in Adorno, in antitesi al pregiudizio diffuso del suo irrazionalismo, esprime la possibilità che sia realizzato interamente l'impulso della ragione, quale l'idealismo tedesco lo ha determinato - riproponendo sul piano dell'autoriflessione del pensiero il problema della prova ontologica dell'esistenza di Dio - attraverso il concetto kantiano dell'incondizionato e quello hegeliano dell'assoluto. Tale realizzazione richiede però il superamento della pura posizione del pensiero. Il limite di Adorno è individuato perciò su questo stesso livello, il rapporto fra teoria e prassi. La tesi dell'impossibilità per la teoria di anticipare la prassi è confutata a partire dal concetto adorniano dell'oggettività sociale come astrazione reale invariante, e l'abolizione della necessità del lavoro è determinata come il fine universale a priori di ogni emancipazione pratica. In conclusione è suggerita a titolo ipotetico, contro Adorno, la possibilità che la dialettica materialistica trovi la sua espressione più adeguata in un sistema di filosofia negativa, opposto e complementare alla conoscenza storica.
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