Tesi etd-03082009-180258 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
GUIDA, CLAUDIA
URN
etd-03082009-180258
Titolo
Purificazione e caratterizzazione enzimatica dell'anaphase promoting complex, un regolatore essenziale del ciclo cellulare
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
Relatore Prof.ssa Camici, Marcella
Relatore Dott. Musacchio, Andrea
Relatore Dott. Musacchio, Andrea
Parole chiave
- anaphase promoting complex
- caratterizzazione enzimatica
- checkpoint mitotico
- ciclo cellulare
- mitosi
Data inizio appello
02/04/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’ubiquitinazione è uno dei meccanismi regolatori fondamentali del ciclo cellulare. La progressione del ciclo cellulare è infatti finemente regolata dalla degradazione controllata, nel tempo e nello spazio, di specifiche proteine che, modificate covalentemente da catene di ubiquitina, diventano target di degradazione per il proteasoma. L’ubiquitinazione è pertanto un processo controllato ed avviene grazie a complessi proteici multienzimatici con specificità diversa per vari targets. Il sistema di ubiquitinazione è composto almeno da tre enzimi chiave - E1, E2, E3 - che sono richiesti per l’iniziale attivazione e coniugazione dell’ubiquitina (E1 – ubiquitin activating enzyme – ed E2 – ubiquitin conjugating enzyme - , rispettivamente) e per il suo legame covalente alla proteina target (E3 – ubiquitin ligase).
Durante lo svolgimento della tesi di laurea, ho focalizzato la mia attenzione verso una E3 ubiquitin ligase, l’anaphase promoting complex/cyclosome (APC/C), coinvolta nella degradazione di proteine regolatorie del processo mitotico. L’APC/C è un complesso enzimatico di 1.5-MDa composto da almeno 12 subunità che lavora in concerto con specifci E1 ed E2 e che necessita di un coattivatore (Cdc20 o Cdh1) per il riconoscimento e il binding di specifici substrati.
Obiettivo del lavoro di tesi è la comprensione della regolazione di questo enzima attraverso la ricostituzione in vitro della attività ubiquitinante APC/C mediata. A tale scopo, avvalendomi di tecniche di biologia molecolare e biochimica, ho prodotto e purificato diversi componenti necessari per la corretta attività enzimatica; tra questi l’E2 – ubiquitin conjugating enzyme - UbcH10 e il substrato dell’APC/C Cyclin B1. Ho inoltre purificato l’APC/C tramite immunoprecipitazione da cellule HeLa. Al fine di garantire la più alta specificità possibile nel segnale derivante dal saggio in vitro, il substrato Cyclin B1 è stato preventivamente iodinato (125I) per permetterne la detezione attraverso autoradiografia. Il saggio che ho messo a punto con queste componenti purificate è assai efficace, in quanto permette una completa ubiquitinazione del substrato in vitro in circa 30 minuti di reazione.
Il saggio serve adesso come base per caratterizzare le proprietà enzimatiche dell’APC/C. In particolare, gli studi si concentrano sulla dipendenza della attività dell’APC/C da1) presenza del coattivatore (Cdc20 o Cdh1); 2) stato di modificazione (fosforilazione in particolare); e 3) presenza di binding partners, in particolare i regolatori negativi del checkpoint mitotico (spindle assembly checkpoint).
Inoltre, durante questi mesi, ho seguito la produzione di anticorpi (mono e policlonali) contro una subunità dell’enzima, Apc7, avendone preventivamente espresso e purificato un frammento, al fine di poterli utilizzare per l’immunoprecipitazione del complesso ed eventualmente per la sua localizzazione mediante tecniche di immunofluorescenza.
Durante lo svolgimento della tesi di laurea, ho focalizzato la mia attenzione verso una E3 ubiquitin ligase, l’anaphase promoting complex/cyclosome (APC/C), coinvolta nella degradazione di proteine regolatorie del processo mitotico. L’APC/C è un complesso enzimatico di 1.5-MDa composto da almeno 12 subunità che lavora in concerto con specifci E1 ed E2 e che necessita di un coattivatore (Cdc20 o Cdh1) per il riconoscimento e il binding di specifici substrati.
Obiettivo del lavoro di tesi è la comprensione della regolazione di questo enzima attraverso la ricostituzione in vitro della attività ubiquitinante APC/C mediata. A tale scopo, avvalendomi di tecniche di biologia molecolare e biochimica, ho prodotto e purificato diversi componenti necessari per la corretta attività enzimatica; tra questi l’E2 – ubiquitin conjugating enzyme - UbcH10 e il substrato dell’APC/C Cyclin B1. Ho inoltre purificato l’APC/C tramite immunoprecipitazione da cellule HeLa. Al fine di garantire la più alta specificità possibile nel segnale derivante dal saggio in vitro, il substrato Cyclin B1 è stato preventivamente iodinato (125I) per permetterne la detezione attraverso autoradiografia. Il saggio che ho messo a punto con queste componenti purificate è assai efficace, in quanto permette una completa ubiquitinazione del substrato in vitro in circa 30 minuti di reazione.
Il saggio serve adesso come base per caratterizzare le proprietà enzimatiche dell’APC/C. In particolare, gli studi si concentrano sulla dipendenza della attività dell’APC/C da1) presenza del coattivatore (Cdc20 o Cdh1); 2) stato di modificazione (fosforilazione in particolare); e 3) presenza di binding partners, in particolare i regolatori negativi del checkpoint mitotico (spindle assembly checkpoint).
Inoltre, durante questi mesi, ho seguito la produzione di anticorpi (mono e policlonali) contro una subunità dell’enzima, Apc7, avendone preventivamente espresso e purificato un frammento, al fine di poterli utilizzare per l’immunoprecipitazione del complesso ed eventualmente per la sua localizzazione mediante tecniche di immunofluorescenza.
File
Nome file | Dimensione |
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riassunto.pdf | 41.75 Kb |
tesi.pdf | 2.51 Mb |
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