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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03062017-181623


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GORI, MIRIAM
URN
etd-03062017-181623
Titolo
Il Cile del XXI secolo: il disincanto di un modello vincente?
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Tamburini, Francesco
Parole chiave
  • america latina
  • Cile
  • neoliberismo
  • movimenti sociali
  • comunità mapuche
  • movimenti indigeni
Data inizio appello
27/03/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
A seguito di un violento colpo di Stato nei confronti del governo di Salvador Allende nel 1973, il Cile visse diciassette anni di regime militare, con a capo il generale Augusto Pinochet, fino al 1990, anno in cui fu ristabilita la democrazia. Successivamente, con la caduta del regime, una coalizione di centro-sinistra, che prese il nome di Concertación, governò per vent’anni e diresse la transizione, ergendosi a promotrice e protettrice dei diritti umani, soprattutto dopo le indagini che rivelarono le violazioni perpetrate durante gli anni di Pinochet. La coalizione adottò numerosi cambiamenti a livello costituzionale soprattutto nel momento in cui si prefisse di costruire una democrazia stabile ed efficiente, senza tuttavia intaccare l’impianto, in particolar modo la struttura economica, costruito durante il regime, oramai profondamente radicato. Pinochet infatti, con l’intento di sovvertire la struttura economica statalista instaurata da Allende ma rivelatasi insostenibile, incaricò un gruppo di studiosi di scuola neoliberale- economisti conosciuti come i “Chicago Boys”- la gestione dell’economia e l’edificazione di un nuovo impianto economico basato su un programma di riduzione del deficit pubblico attraverso un ampio processo di privatizzazione e un’apertura dell’economia cilena ai mercati esterni attraverso l’abbattimento di barriere commerciali. Il Cile attraversò significativi progressi economici durante gli anni della coalizione democratica sempre seguendo l’impronta del libero mercato e la direzione intrapresa dagli economisti liberali. Malgrado il successo, il modello economico rinnovato ebbe costi sociali che si rivelarono, in maggior misura, nel lungo periodo. L’azione significativa della democrazia si incentrò dunque sull’attenzione al sociale, cercano di rispristinare un ruolo dello Stato, seppur parziale, nell’economia. L’attuale presidente Bachelet gode tutt’ora di una vasta popolarità nonostante le varie sfide affrontate da quando è entrata in carica nel 2006. La coalizione infatti ha dovuto confrontarsi con le dimostrazioni studentesche che contrastavano il sistema dell’istruzione vigente e reclamavano un intervento pubblico consistente in un ambito di fondamentale importanza quale è l’istruzione. Inoltre la democrazia è stata continuamente messa in discussione dall’incremento delle manifestazioni indigene e la rivendicazione di terre ancestrali. Il presente elaborato analizza di fatto l’impatto delle riforme avviate negli anni Ottanta in un’ottica di lungo periodo. Per quanto il Cile appaia oggi come il paese con maggior successi macroeconomici e performance che lo distinguono dai paesi contigui, la ricchezza continua a concentrarsi in una ristretta fascia di gruppi economici, i problemi di disuguaglianza, conseguenti alla distribuzione sproporzionata del reddito o dovuti all’estrazione sociale di origine, marcano la società cilena. Una società però sempre più in fibrillazione nella quale è possibile scorgere l’emergere di nuove esigenze e reclami, nuovi attori richiedono alla classe dirigente netti cambi nella loro agenda politica. L’obiettivo di questa tesi è fornire, attraverso la presentazione di casi concreti, quali l’analisi del movimento studentesco e il sempre più incisivo movimento di rivendicazione indigena, una disamina dettagliata della società cilena attuale e i movimenti in essa sorti come risposta ai difetti di un modello economico impiantato, che si è rivelato deficitario. Lo studio si articola attraverso un’analisi degli avvenimenti del XX e XXI secolo che hanno segnato la storia del paese in quanto imprescindibili per un corretto esame dei fenomeni caratterizzanti il Cile di oggi. Viene approfondito in particolar modo il periodo della transizione e le peculiari modalità con sui è stata avviata, risaltando i principali snodi che hanno contrassegnato tale ventennio. Un periodo di non semplice lettura contornato dalla preoccupazione costante di una ricaduta in un passato che comunque sia continuava a vigilare la vita politica ed economica del paese, e dall’ambizione imperante della nuova classe dirigente di elevare il paese agli “standard occidentali”, di renderlo « il più europeo di tutti». In quest’ottica l’elaborato comprende un’analisi del paese esaminato all’interno della macroregione latino americana, nella quale tende a differenziarsi per le sue manovre commerciali. L’elaborato si pone lo scopo di approfondire, attraverso un’indagine storica, le trasformazioni che hanno caratterizzato il paese e le nuove sfide che sono sopraggiunte, con il fine di comprendere se la società attuale, attraverso nuove forme di organizzazione, possa essere in grado di modificare i deficit di una struttura economica fortemente privatizzata e in balia dei soli imperativi dettati dalla legge selettiva del mercato.
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