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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03062016-203110


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
TATONE, FABRIZIO ANTONIO
Indirizzo email
fabrizio.antonio.tatone@gmail.com
URN
etd-03062016-203110
Titolo
CONTROLLO DI CAMPYLOBACTER spp. IN UN SISTEMA DI ALLEVAMENTO BROILER FREE RANGE ATTRAVERSO L'UTILIZZO DI ADDITIVI ALIMENTARI
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Dott. Fratini, Filippo
correlatore Dott. Bertelloni, Fabrizio
controrelatore Prof. Cerri, Domenico
Parole chiave
  • misura di controllo
  • Campylobacter
  • broiler
  • additivo alimentare
  • sistema di allevamento free range
Data inizio appello
08/04/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/04/2086
Riassunto
La Campilobatteriosi è la zoonosi più comunemente registrata nella UE dal 2005 con 236.851 casi confermati nel 2014 (EFSA, 2015). L’agente infettivo è Campylobacter spp, il quale causa un’infezione gastrointestinale acuta nell’uomo. La carne di pollo è generalmente riconosciuta come la fonte di trasmissione più importante per la Campilobatteriosi umana (EFSA, 2011). Tuttavia, non esistono criteri stabiliti dalla Legislazione Europea per identificare e quantificare Campylobacter nei prodotti alimentari; per tale motivo si preferisce un approccio preventivo ad uno repressivo. Secondo il parere scientifico dell’EFSA (European Food Safety Authority) le misure di controllo devono essere eseguite a più livelli, ma quelle messe in atto a livello della produzione primaria sono le più vantaggiose, in quanto influiscono sulle successive fasi della produzione, ossia macellazione, dettaglio e consumo. Infatti, riducendo la carica di Campylobacter di 3 log10 nell’intestino dei broiler, il rischio per la salute pubblica diminuirebbe di almeno 90%. Attualmente, non vi è alcuna strategia efficace, affidabile e pratica. Gli additivi alimentari aumenterebbero la resistenza dei broilersì alla colonizzazione e potrebbero ridurre la carica del Campylobacter nell’intestino dei volatili, ma sinora hanno dato risultati promettenti solo in studi sperimentali (Ghareeb et al, 2012; Modesto et al, 2009; EFSA, 2011). Lo scopo di tale studio è stato quello di valutare l’efficacia di sei diversi additivi contro la colonizzazione naturale di Campylobacter in un centro sperimentale Francese free-range di broilers.
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