Isolamento, crescita e sviluppo di microalghe autoctone di acqua dolce per la produzione di biomassa prelevate da un sito contaminato da percolato di discarica
L’obiettivo della sperimentazione riguarda lo svolgimento di una ricerca relativa all’identificazione di microalghe d’acqua dolce autoctone, provenienti da un lago artificiale di acqua contaminata da percolato di discarica, per osservare la potenzialità della biomassa prodotta dall’ottimizzazione delle condizioni di crescita. La ricerca è iniziata con lo scopo primario di individuare l’eventuale presenza di microalghe autoctone nel lago contaminato; per fare ciò sono stati effettuati dei campionamenti a cadenza stagionale, nell’arco di 12 mesi, per verificare la composizione qualitativa delle specie eventualmente presenti. Trovare alghe in siti contaminati è importante perché queste sono adattate a condizioni di crescita in presenza di inquinanti e quindi potenzialmente adatte per essere impiegate nella depurazione di acque contaminate. Dapprima si è proceduto ad effettuare l’isolamento dei ceppi algali autoctoni tramite tecniche di microbiologia classica, successivamente tali ceppi sono stati identificati e sono stati posti in sistemi di crescita in condizioni controllate monitorandone giornalmente i parametri di crescita, infine è stato allestito un sistema di crescita in fotobioreattori per produrre biomassa algale. Con il presente lavoro, si è cercato inoltre di effettuare una ricerca preliminare circa l’utilizzo della biomassa microalgale nel trattamento con liquidi ionici per estrarre cellulosa, polimero impiegato nella produzione di biodisel. La sperimentazione relativa all’estrazione della cellulosa è stata svolta presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, utilizzando liquido ionico su campioni di alga umida per estrarre la cellulosa in essa contenuta, i campioni così trattati sono stati poi passati all’IR confrontandoli con un campione di cellulosa pura.