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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03042012-103918


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
TUCCI, ROMILDA
URN
etd-03042012-103918
Titolo
Stratificazione Preoperatoria del Rischio Cardiovascolare in Chirurgia Non Cardiaca: Dalle linee guida all'osservazione diretta
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Giunta, Francesco
correlatore Palombo, Carlo
Parole chiave
  • rischio cardiovascolare operatorio
Data inizio appello
20/03/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/03/2052
Riassunto
Obiettivi: valutazione sul campo del profilo di rischio cardiovascolare di pazienti indirizzati a procedure di chirurgia non cardiaca con l’attenzione rivolta anche alla richiesta di esami preoperatori supplementari e all’adozione di eventuali contromisure per ridurre il rischio.
Metodi: la popolazione di studio è composta da 412 pazienti di età superiore ai 30 anni riferiti al servizio di pre-ospedalizzazione dal Giugno 2011 al Gennaio 2012 per indicazione chirurgica elettiva in ambito urologico o di chirurgia generale. I dati raccolti riguardanti età, sesso, fattori di rischio cardiovascolare, comorbidità ed eventi pregressi, terapia farmacologica, esito degli esami preoperatori routinari e supplementari sono stati registrati in un database. L’analisi ha considerato dapprima la popolazione globale e poi categorie di pazienti distinte in base alla tipologia di intervento chirurgico, al fine di rilevare eventuali differenze statisticamente significative per quanto riguarda il profilo di rischio e la gestione preoperatoria.
Risultati: l’età media dei pazienti (70% maschi) era di 64±14 anni. Il 63% delle procedure chirurgiche rientrava nella categoria a basso rischio di eventi cardiaci perioperatori; tuttavia, una quota importante di pazienti candidati a tali interventi, per età e comorbidità, risultava a rischio maggiore. La richiesta di indagini preoperatorie in ambito cardiovascolare è risultata significativamente correlata al profilo di rischio del paziente anche quando stimato con i comuni indici e punteggi di rischio attualmente in uso.
Conclusioni: la stratificazione preoperatoria del rischio cardiovascolare è finalizzata a raggiungere un grado sempre maggiore di personalizzazione nell’ambito della gestione perioperatoria con l’obiettivo di innalzare gli standard di sicurezza dell’atto anestesiologico-chirurgico.
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