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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03012012-120630


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
MARRACCINI, GIOVANNI
URN
etd-03012012-120630
Titolo
Valutazione ecografica dello spessore medio-intimale carotideo nello studio dell'aterosclerosi preclinica
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Balbarini, Alberto
Parole chiave
  • Spessore medio-intimale
  • IMT
  • aterosclerosi preclinica
  • arteria carotide
Data inizio appello
20/03/2012
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
20/03/2052
Riassunto
SCOPO DELLA TESI
La valutazione ecografica transcutanea dello spessore medio-intimale dell’arteria carotide comune (CCA-IMT) rappresenta una metodica non invasiva, riproducibile e a basso costo, che consente di effettuare una valutazione anatomica dell’endotelio e che risulta particolarmente utile nell’individuazione e nello studio dell’aterosclerosi, soprattutto in quella che è la fase più lunga della sua storia naturale: la fase preclinica.
Mediante il nostro studio, abbiamo inteso verificare se e in che modo lo spessore medio-intimale dell’arteria carotide comune, risulti correlato ai principali fattori di rischio cardiovascolare.

MATERIALI E METODI
Lo studio è stato condotto su una casistica di 545 pazienti, giunti all’osservazione dell’U.O. Angiologia Universitaria (Dipartimento Cardio-Toracico-Vascolare dell’Università di Pisa), negli anni dal 2006 al 2010.
Abbiamo dapprima effettuato valutazioni di statistica descrittiva circa l’andamento dei valori di CCA-IMT in vari sottogruppi della nostra casistica.
Successivamente, mediante un modello di regressione lineare multivariata di tipo stepwise, abbiamo verificato la correlazione tra CCA-IMT (variabile dipendente) e singoli parametri (variabili indipendenti), facenti parte dei fattori di rischio.

RISULTATI
L’andamento generale del CCA-IMT medio, all’interno del sottogruppo di pazienti con nessuno o, al massimo, un solo fattore di rischio, è contrassegnato da un progressivo aumento legato all’età; inoltre, a parità di età e di altre condizioni, il valore medio di CCA-IMT negli uomini risulta maggiore che nelle donne.
Infine, i valori di CCA-IMT subiscono un graduale aumento al crescere del numero dei fattori di rischio presenti.
In particolare, esaminando l’intero nostro campione, è risultata una correlazione statisticamente significativa tra CCA-IMT e: età (r: 0,543; p<0,001); diabete mellito (r: 0,128; p<0,01); sesso maschile (r: 0,128; p<0,01); BMI (r: 0,080; p<0,05).
Nel sesso femminile, il CCA-IMT è correlato in maniera statisticamente significativa a: età (r: 0,540; p<0,001); HDL (correlazione inversa, r: -0,151; p<0,05); ipertensione arteriosa (r: 0,138; p<0,05).
Nel sesso maschile, il CCA-IMT è correlato in maniera statisticamente significativa a: età (r: 0,498; p<0,001); diabete mellito (r: 0,154; p<0,01); BMI (r: 0,110; p<0,05).

CONCLUSIONI
Nel nostro studio, abbiamo sostanzialmente confermato che il CCA-IMT risulta correlato in maniera statisticamente significativa ad età, sesso e principali fattori di rischio cardiovascolare e può dunque assumere il ruolo di marker “surrogato”, cioè indiretto, di aterosclerosi preclinica.
La valutazione ecografica dello spessore medio-intimale carotideo può permettere, in classi selezionate di pazienti, un’eventuale riclassificazione del rischio cardiovascolare, consentendo di identificare un gruppo di pazienti a rischio più alto. Ciò permetterebbe di impostare, nel singolo paziente, un follow up e schemi terapeutici più aggressivi e più appropriati ai fini della prevenzione di eventi cardiovascolari futuri.
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