Tesi etd-02282016-221616 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
KIHLGREN, CATERINA
URN
etd-02282016-221616
Titolo
Vertigini nell'infanzia. Analisi della letteratura e casistica personale.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Casani, Augusto Pietro
Parole chiave
- algoritmo diagnostico
- trauma cranico
- vertigine emicranica
- vertigine nell'infanzia
- vertigine parossistica benigna dell'infanzia
Data inizio appello
15/03/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Vertigine, dal latino vertere, girare, è il termine utilizzato per indicare la vera e propria vertigine rotatoria. Dizziness, è invece il termine utilizzato nei paesi anglosassoni, per indicare una serie di sensazioni, quali sensazioni di instabilità, pulsioni laterali, sensazione di camminare su una superficie soffice, sensazione di impellente svenimento, testa pesante o leggera.
Una percezione erronea del movimento può essere dovuta, nei bambini come negli adulti, ad un’anomalia nella normale funzione dei tre sistemi sensoriali principali: il sistema visivo, il sistema vestibolare e il sistema somatosensoriale.
Sebbene nei bambini lo spettro delle patologie che causano dizziness sia uguale a quello degli adulti, la frequenza delle diverse patologie è differente.
Vertigine e dizziness, specialmente nell’infanzia, sono spesso causa di un eccessivo numero di prescrizioni per test inutili e costosi a causa dell’ansia generata dalla mancanza di conoscenza e della mancanza di un algoritmo diagnostico chiaro.
Questo studio analizza, sulla base dell’esperianza clinica e dei dati della letteratura, tutte le caratteristiche anamnesiche rilevanti, al fine di proporre un algoritmo diagnostico che guidi il sospetto clinico del medico verso una corretta formulazione della diagnosi nel bambino vertiginoso senza chiari segni di coinvolgimento neurologico. Lo studio si basa sull’analisi retrospettiva dei reperti clinici e strumentali di 37 bambini sottoposti a completa valutazione otoneurologica per riferita sintomatologia vertiginosa. Tutte le diagnosi sono state confermate applicando i più recenti criteri diagnostici internazionali.
Nella nostra casistica la più comune causa di vertigine in età pediatrica è risultata quella di origine emicranica (38%), seguita dalla nevrite vestibolare (16%) e dalla vertigine psicogena (16%). La vertigine parossistica benigna dell’infanzia è stata diagnosticata in 4 pazienti (11%), mentre il torcicollo parossistico in un solo bambino di un anno. In un 8% (3 pazienti) la vertigine aveva un’origine post-traumatica. La Malattia di Menière è stata diagnosticata in 2 casi (5%). Una vestibolopatia bilaterale di origine sconosciuta è stata riscontrata come causa di una dizziness cronica in uno dei pazienti.
L’algoritmo ha pochi semplici step, basati principalmente su due aspetti fondamentali: andamento temporale della vertigine e presenza di sintomi uditivi durante la vertigine.
Considerazioni separate devono essere fatte per i casi nei quali è supposta un'origine traumatica; per questa ragione è stato proposto un diverso algoritmo che conduce a differenti diagnosi (come vertigine parossistica posizionale benigna o concussione cocleo-labirintica).
Una percezione erronea del movimento può essere dovuta, nei bambini come negli adulti, ad un’anomalia nella normale funzione dei tre sistemi sensoriali principali: il sistema visivo, il sistema vestibolare e il sistema somatosensoriale.
Sebbene nei bambini lo spettro delle patologie che causano dizziness sia uguale a quello degli adulti, la frequenza delle diverse patologie è differente.
Vertigine e dizziness, specialmente nell’infanzia, sono spesso causa di un eccessivo numero di prescrizioni per test inutili e costosi a causa dell’ansia generata dalla mancanza di conoscenza e della mancanza di un algoritmo diagnostico chiaro.
Questo studio analizza, sulla base dell’esperianza clinica e dei dati della letteratura, tutte le caratteristiche anamnesiche rilevanti, al fine di proporre un algoritmo diagnostico che guidi il sospetto clinico del medico verso una corretta formulazione della diagnosi nel bambino vertiginoso senza chiari segni di coinvolgimento neurologico. Lo studio si basa sull’analisi retrospettiva dei reperti clinici e strumentali di 37 bambini sottoposti a completa valutazione otoneurologica per riferita sintomatologia vertiginosa. Tutte le diagnosi sono state confermate applicando i più recenti criteri diagnostici internazionali.
Nella nostra casistica la più comune causa di vertigine in età pediatrica è risultata quella di origine emicranica (38%), seguita dalla nevrite vestibolare (16%) e dalla vertigine psicogena (16%). La vertigine parossistica benigna dell’infanzia è stata diagnosticata in 4 pazienti (11%), mentre il torcicollo parossistico in un solo bambino di un anno. In un 8% (3 pazienti) la vertigine aveva un’origine post-traumatica. La Malattia di Menière è stata diagnosticata in 2 casi (5%). Una vestibolopatia bilaterale di origine sconosciuta è stata riscontrata come causa di una dizziness cronica in uno dei pazienti.
L’algoritmo ha pochi semplici step, basati principalmente su due aspetti fondamentali: andamento temporale della vertigine e presenza di sintomi uditivi durante la vertigine.
Considerazioni separate devono essere fatte per i casi nei quali è supposta un'origine traumatica; per questa ragione è stato proposto un diverso algoritmo che conduce a differenti diagnosi (come vertigine parossistica posizionale benigna o concussione cocleo-labirintica).
File
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