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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02262015-122426


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
LOLLINI, DIEGO
URN
etd-02262015-122426
Titolo
Condizione clinica del paziente con scompenso cardiaco: relazione con l'assunzione di farmaci psicoattivi
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Mariotti, Rita
Parole chiave
  • farmaci psicoattivi
  • depressione
  • ansia
  • scompenso cardiaco
  • HF
Data inizio appello
17/03/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Osserviamo nella nostra cultura occidentale una sempre maggiore prevalenza di disturbi psichiatrici quali disturbi d'ansia e del tono dell'umore, che ormai, anche attraverso un'over-attivazione del sistema simpatico, agiscono da veri e propri selettori naturali anche nei confronti di patologie organiche associate.
L'associazione tra scompenso cardiaco e disturbi d'ansia o disturbi dell'umore in senso depressivo è una realtà sempre più concreta, facilmente osservabile durante la pratica clinica quotidiana.
Lo scopo di questa tesi è quello di valutare il grado di associazione (comorbidità) tra la probabile presenza di disturbi psichiatrici quali condizioni d'ansia o depressione in tutte le loro possibili manifestazioni (presunti dall'assunzione di farmaci psicoattivi) e lo scompenso cardiaco, e come tale associazione possa influenzare la gestione terapeutica e lo stato clinico dei pazienti con questo tipo di cardiopatia.
Abbiamo pertanto analizzato i dati clinico strumentali di un campione relativamente numeroso (227) di pazienti scompensati, ricoverati consecutivamente nella stessa struttura e suddivisi a posteriori in due gruppi in base all'uso di farmaci psicoattivi .
L'analisi ha evidenziato:
1. Una prevalenza (25,5%) di pazienti supposti psichiatrici, concorde con la letteratura internazionale
2. Una maggiore prevalenza del sesso femminile nell'ambito del gruppo che assume farmaci psicoattivi (G2)
3. La raggiunta ottimizzazione alla dimissione della terapia farmacologica in tutti i pazienti, ma la maggiore persistenza di sintomi e segni di persistente congestione nei pazienti del G2.
4. La conferma di un quadro non completamente risolto alla dimissione con valori significativamente maggiori di frequenza cardiaca e di pressione polmonare stimata nei pazienti che assumono farmaci psicoattivi rispetto a quelli che non li assumono.
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