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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02252018-193814


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PASETTI, SARA
URN
etd-02252018-193814
Titolo
L'effettività dei diritti sociali dello straniero nel prisma della pubblica amministrazione
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Pizzanelli, Giovanna
Parole chiave
  • Pubblica amministrazione
  • diritti sociali dello straniero
Data inizio appello
19/03/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/03/2088
Riassunto
Il presente elaborato ha ad oggetto la garanzia dell’effettività dei diritti sociali dello straniero attraverso un’analisi multilivello. Nella prima parte si analizza lo status giuridico dello straniero alla luce delle disposizioni costituzionali e della normativa interna attuativa delle stesse. A seguire nella parte che rappresenta il cuore dell’elaborato vengono analizzati i diritti sociali che allo straniero sono riconosciuti in base alla normativa regionale.
In particolare, viene esaminato il ruolo che, nelle politiche per l’immigrazione, svolgono Regioni ed enti locali al fine di dare attuazione ai precetti costituzionali. Si tratta di un ambito in cui le pubbliche amministrazioni, chiamate all’erogazione di prestazioni e servizi sociali, svolgono un ruolo centrale. Tuttavia, una corretta gestione dei fenomeni migratori, con tutti i suoi aspetti di complessità e criticità, richiede necessariamente una governance multilivello. Ragion per cui oltre al livello statale e sub-statale occorre prendere in considerazione anche il contributo che alla gestione di questi fenomeni offrono l'ordinamento sovranazionale e internazionale. È questo il contenuto specifico dell’ultima parte volta ad esaminare i diritti sociali dello straniero secondo le fonti internazionali e sovranazionali soffermandoci, in particolare, sul contributo offerto dalla giurisprudenza della Corte EDU e della Corte di giustizia dell’Unione europea, nonché sull’influenza di tale giurisprudenza nelle pronunce della nostra Corte costituzionale, in una prospettiva auspicata di dialogo tra le corti.
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