Tesi etd-02232017-221230 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
DEL MONTE, FRANCESCO
URN
etd-02232017-221230
Titolo
Warburg Micro Syndrome: report di due nuove mutazioni del gene RAB3GAP1 scoperte in due sorelle italiane
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Ragone, Maria Cristina
Parole chiave
- cataratta congenita
- rab18
- rab3gap1
- rab3gap2
- warburg micro syndrome
Data inizio appello
14/03/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
WARBURG MICRO SYNDROME: REPORT DI DUE NUOVE MUTAZIONI DEL GENE RAB3GAP1 SCOPERTE IN DUE SORELLE ITALIANE
La Warburg Micro syndrome (WARBM) è una rara e geneticamente eterogenea sindrome autosomica recessiva.
Finora è stata associata ad almeno quattro geni differenti: RAB3GAP1 (WARBM 1), RAB3GAP2 (WARBM 2), RAB18 (WARBM 3), TBC1D20 (WARBM 4).
Dal punto di vista clinico si caratterizza per la presenza di anomalie a carico di diversi organi: oculari, neurologiche e endocrinologiche.
Le principali caratteristiche cliniche infatti sono: cataratta congenita, microftalmia, microcornea, microcefalia con grave ritardo dello sviluppo, ipotonia, e ipogonadismo ipogonadotropo.
Un quadro clinico simile ma meno frequente e più lieve è rappresentato dalla Martsolf syndrome, che presenta mutazioni a carico degli stessi geni della Warburg Micro syndrome.
Lo scopo dello studio è quello di descrivere la Warburg Micro syndrome, ripercorrendo le tappe storiche che l’hanno caratterizzata, analizzando le più recenti scoperte riguardanti i possibili meccanismi patogenetici e di segnalare la scoperta di due nuove mutazioni che la causano.
Casi clinici: due sorelle italiane sono state indirizzate alla U.O. Oculistica Universitaria di Pisa per una valutazione a fronte di una cataratta congenita bilaterale. Dopo l’esclusione, nel periodo perinatale, di malattie infettive o causate da sostanze teratogene incorse durante la gravidanza, e visti il microftalmo e il severo ritardo dello sviluppo con concomitante ipotonia, si è provveduto ad eseguire una analisi genetica.
Quest’ultima ha permesso di evidenziare due nuove mutazioni eterozigoti a carico del gene RAB3GAP1: c.519G>A, p. (Trp173Ter) e c.2486T>A, p. (Leu829Ter).
Conclusioni: le mutazioni ritrovate non sono mai state descritte prima d’ora ma interessano una regione critica del gene, potendo così definire un nesso causale tra le mutazioni genetiche e il quadro clinico delle pazienti.
La Warburg Micro syndrome (WARBM) è una rara e geneticamente eterogenea sindrome autosomica recessiva.
Finora è stata associata ad almeno quattro geni differenti: RAB3GAP1 (WARBM 1), RAB3GAP2 (WARBM 2), RAB18 (WARBM 3), TBC1D20 (WARBM 4).
Dal punto di vista clinico si caratterizza per la presenza di anomalie a carico di diversi organi: oculari, neurologiche e endocrinologiche.
Le principali caratteristiche cliniche infatti sono: cataratta congenita, microftalmia, microcornea, microcefalia con grave ritardo dello sviluppo, ipotonia, e ipogonadismo ipogonadotropo.
Un quadro clinico simile ma meno frequente e più lieve è rappresentato dalla Martsolf syndrome, che presenta mutazioni a carico degli stessi geni della Warburg Micro syndrome.
Lo scopo dello studio è quello di descrivere la Warburg Micro syndrome, ripercorrendo le tappe storiche che l’hanno caratterizzata, analizzando le più recenti scoperte riguardanti i possibili meccanismi patogenetici e di segnalare la scoperta di due nuove mutazioni che la causano.
Casi clinici: due sorelle italiane sono state indirizzate alla U.O. Oculistica Universitaria di Pisa per una valutazione a fronte di una cataratta congenita bilaterale. Dopo l’esclusione, nel periodo perinatale, di malattie infettive o causate da sostanze teratogene incorse durante la gravidanza, e visti il microftalmo e il severo ritardo dello sviluppo con concomitante ipotonia, si è provveduto ad eseguire una analisi genetica.
Quest’ultima ha permesso di evidenziare due nuove mutazioni eterozigoti a carico del gene RAB3GAP1: c.519G>A, p. (Trp173Ter) e c.2486T>A, p. (Leu829Ter).
Conclusioni: le mutazioni ritrovate non sono mai state descritte prima d’ora ma interessano una regione critica del gene, potendo così definire un nesso causale tra le mutazioni genetiche e il quadro clinico delle pazienti.
File
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