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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02232012-231826


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
FUI, ERIKA
URN
etd-02232012-231826
Titolo
Il Disturbo Post-traumatico da Stress nei sopravvissuti all'incidente ferroviario di Viareggio: il ruolo delle differenze di genere.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PSICHIATRIA
Relatori
relatore Prof. Mauri, Mauro
Parole chiave
  • Disturbo Post-Traumatico da Stress
  • spettro dell'umore
  • differenze di genere
Data inizio appello
21/03/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Gli studi epidemiologici hanno rivelato uno specifico rischio di sviluppare il Disturbo Post-Traumatico da Stress nel sesso femminile, con una prevalenza pressoché doppia rispetto a quello maschile (Kessler et al.,1995; Breslau et al 1997; Luxton et al., 2010; Dell'Osso et al., 2011). La maggior suscettibilità può dipendere da numerose cause, tra cui il tipo di trauma, l'età, ma soprattutto da fattori biologici quali la risposta neuroendocrina allo stress o da quelli psicosociali, come differenze di genere nella percezione del senso di minaccia,nel valutare il senso di efficacia o strategie di coping, nei sintomi dissociativi peritraumatici.
In Italia, il 29 giugno 2009, un treno merci contenente Gpl, è deragliato nei pressi della Stazione ferroviaria di Viareggio, provocando un’esplosione che ha causato la distruzione delle abitazioni e numerose vittime. Un evento di tale portata risulta rilevante per la popolazione coinvolta nel disastro, determinando un rischio significativo nello sviluppo di numerosi quadri psicopatologici, di cui il PTSD è sicuramente uno tra i più frequenti.
Lo scopo della tesi è quello di analizzare le differenze di genere nella popolazione di soggetti sopravvissuti al disastro ferroviario di Viareggio e che hanno sviluppato il Disturbo Post Traumatico da Stress.
Sono state esaminate le caratteristiche cliniche e demografiche del campione con particolare attenzione alla comorbidità di Asse I e le differenze di genere sui punteggi totali del MOODS-SR, della TALS-SR e della IES.
Nel nostro campione i soggetti di sesso maschile e femminile risultano sostanzialmente simili per quanto riguarda l’età, lo stato civile o il livello di istruzione.
Non sono emerse differenze di genere statisticamente significative sulle comorbità di Asse I lifetime e current, sui punteggi totali del MOODS-SR ultimo mese, sulla TALS-SR e sulla IES.
Tuttavia i soggetti di sesso femminile hanno riportato valori elevati su alcuni fattori come “psychomotor retardation” (z=3,13, p=0,002), “suicidality” (z=2,19, p=0,028), “psychotic features” (z=3,30, p=0,001), “neurovegetative symptoms” (z=2,77, p=0,006), “psychomotor activation” (z=2,15, p=0,031) e “mixed irritability” (z=3,00, p=0,003) rispetto ai soggetti di sesso maschile.
Tramite modelli di regressione logistica, utilizzando i punteggi del MOODS-SR lifetime come variabili indipendenti, solo il fattore “psychotic features” (OR=1.98, 95%CI 1.14-3.44) e “mixed irritability” (OR=3.17, 95%CI 1.45-6.93) ha discriminato i soggetti femminili rispetto a quelli maschili.
Il ruolo delle differenze di genere rispetto al trauma e al PTSD è un argomento complesso che necessita di ulteriori studi riguardo ai fattori biologici, cognitivi e psicosociali responsabili dello sviluppo di tale disturbo: fondamentale per la ricerca futura sarà verificare quanto il genere influisca come elemento di vulnerabilità o resilienza.
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