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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02212020-123725


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GIUSTI, PAOLA
URN
etd-02212020-123725
Titolo
Impatto delle Linee Guida ACC/AHA per la malattia coronarica nei pazienti diabetici tipo 2 asintomatici, a basso rischio di malattia cardiovascolare.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
relatore Prof.ssa Nannipieri, Monica
Parole chiave
  • malattia ischemica coronarica
  • asintomatici
  • diabete
Data inizio appello
10/03/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/03/2090
Riassunto
Introduzione
E’ben noto che i pazienti diabetici hanno un rischio aumentato 2-3 volte di sviluppare la cardiopatia ischemica rispetto alla popolazione generale e per questa ragione sono equiparati ai pazienti con malattia coronarica manifesta. Tuttavia, il test ergometrico mediante ECG da sforzo nei pazienti diabetici asintomatici non è raccomandato di routine nelle linee guida ESC o ACC/AHA, ma trova utilità soltanto in presenza di fondato sospetto di malattia ischemica coronarica. L’obiettivo dello studio è valutare la prevalenza della malattia coronarica ischemica nei pazienti asintomatici con DM tipo 2.
Materiali e metodi:
Centocinquanta pazienti con DM tipo 2 asintomatici, che svolgono regolare attività fisica con normale elettrocardiografia a riposo, sono stati reclutati ai fini dello studio tra il 2014 e il 2019. Su base annuale, i pazienti venivano sottoposti a follow-up clinico, esami ematochimici ed urinari, a screening delle complicanze micro-macro vascolari del diabete (fundus oculi, ECD-VCA) mentre, ogni 18 mesi, veniva eseguito accertamento cardiologico di secondo livello mediante ECG da sforzo. Sulla base del UKPDS Engine equation, i pazienti erano stratificati in basso e alto rischio di CAD (coronary artery disease). Quando l’ECG da sforzo risultava sospetto per CAD, i soggetti erano sottoposti a ulteriori valutazioni cardiovascolari in accordo con il parere dei cardiologi.
Risultati
In 22 dei 150 pazienti l’ECG da sforzo e’risultato suggestivo per CAD, con elevato Duke treadmill Score; si rendeva quindi necessaria esecuzione di scintigrafia miocardica con diripidamolo e, in caso di positività, di coronografia. Quattro pazienti sono risultati falsi positivi alla successiva coronografia mentre 21 pazienti (14%) sono stati sottoposti a chirurgia per posizionamento di bypass (CABG) (25%) o angioplastica percutanea (PCI) (75%) (gruppo CAD+). I soggetti con ECG da sforzo normale sono stati considerati CAD negativi (CAD-). I gruppi CAD- e CAD+ erano simili per BMI, durata della malattia, HbA1c, pressione arteriosa e profilo lipidico. I pazienti del gruppo CAD+ avevano età lievemente maggiore (68±6 vs 65±7, p= 0.037). La prevalenza nei maschi era più alta nel gruppo CAD+ rispetto ai CAD- (91% vs 62%, p= 0.01) così come la presenza di albuminuria (64% vs 21%, p< 0.0001). Inoltre un ridotto eGFR (72.4±18.8 vs 83.7±17.9, ml/min/1.73, p= 0.02) e più alti livelli di acido urico (6.2±1.4 vs 5.4±1.3, mg/dl, p=0.029) sono stati riscontrati nel gruppo CAD+ rispetto al CAD-. La prevalenza di CAD+ nei pazienti con DM2 asintomatici è risultata simile quando i pazienti sono stati stratificati secondo UKPDS-score, in basso ed alto rischio di CAD.
All’analisi di regressione logistica, la presenza di albuminuria (p= 0.002) e il sesso maschile (p= 0.001) erano gli unici predittori di malattia coronarica asintomatica.
Conclusioni
Nonostante le attuali linee guida suggeriscano che l’ECG da sforzo debba essere riservato ai pazienti ad alto rischio di malattia coronarica ischemica, nel nostro studio non ci sono significative differenze nella prevalenza di CAD tra pazienti DM2 a basso e ad alto rischio. Per questa ragione, studi più estesi possono essere utili per stratificare meglio il rischio cardiovascolare nei pazienti diabetici asintomatici.
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