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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02202013-231743


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BARZACCHI, MARTA
URN
etd-02202013-231743
Titolo
Variazioni della rigidita' arteriosa e carotidea in pazienti ipertesi: risultati di un follow-up di tre anni
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Taddei, Stefano
Parole chiave
  • rigidità arteriosa
  • rigidità carotidea
  • studio osservazionale
  • follow-up a lungo termine
  • arterial stiffness
  • carotid stiffness
  • observational study
  • long-term follow-up
Data inizio appello
19/03/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/03/2053
Riassunto
L’ipertensione arteriosa rappresenta un importante fattore di rischio per coronaropatia, insufficienza cardiaca, malattie cerebrovascolari, arteriopatia periferica, insufficienza renale e fibrillazione atriale1–3. Negli ultimi anni sono stati identificati alcuni marcatori per la stratificazione del rischio cardiovascolare, utili a fini di screening, prevenzione e trattamento dei pazienti affetti da ipertensione arteriosa1,4. Tra questi, il più recente è l’aumento della rigidità arteriosa che ha dimostrato di essere un predittore indipendente di eventi cardiovascolari5 e per questo è stato inserito nella valutazione del danno d’organo subclinico del paziente iperteso1.
Il lavoro svolto in questa tesi è stato focalizzato sulla valutazione della rigidità arteriosa in pazienti ipertesi essenziali ed in particolar modo sono state studiate le modificazioni temporali della rigidità arteriosa, misurata a livello carotideo e aortico, con l’obiettivo di fornire informazioni utili circa l’impatto del trattamento farmacologico instaurato durante la pratica clinica, nonché le eventuali differenze dei risultati ottenuti nelle due sedi di valutazione, carotidea e aortica.
A questo scopo sono stati reclutati 50 pazienti ipertesi essenziali afferenti al Centro Regionale dell’Ipertensione della U.O. di Medicina Interna I Universitaria. Questi pazienti sono stati sottoposti alla valutazione della rigidità aortica - misurata tramite pulse wave velocity carotido-femorale (cfPWV), utilizzando un tonometro ad applanazione - e della rigidità carotidea - misurata attraverso la valutazione delle variazioni sisto-diastoliche di diametro dell'arteria carotide comune, calcolate da immagini B-mode ad alta risoluzione da un programma software di riconoscimento automatico dei bordi. I risultati ottenuti sono stati confrontati con quelli registrati negli stessi pazienti in occasione di un precedente controllo della rigidità arteriosa, con un intervallo temporale medio tra le due valutazioni di circa tre anni.
Alla registrazione basale, l’età media della popolazione in studio era di 54 ± 8 anni, la durata media dell’ipertensione di 8 ± 7 anni; inoltre vi erano 41 uomini e 11 fumatori. Dei 50 pazienti analizzati, 38 erano in trattamento farmacologico con una media di 1.4 ± 1.1 farmaci e due pazienti presentavano pregressi eventi cardiovascolari.
Alla visita di follow-up, le caratteristiche cliniche dei soggetti sono apparse sostanzialmente invariate, eccetto che per il numero di pazienti in trattamento anti-ipertensivo (che sono saliti a 49) e per il numero medio di farmaci anti-ipertensivi somministrati a ciascun paziente (1.7 ± 1.0). Un paziente ha presentato un evento cardiovascolare nel corso del follow-up.
Per quanto riguarda i parametri di rigidità aortica e carotidea, è emerso che nel corso del follow-up 25 pazienti hanno subito un peggioramento di cfPWV e 21 della distensibilità carotidea, valutata come coefficiente di distensibilità (DC).
Le variazioni (Δ) di cfPWV e di DC si sono mostrate significativamente e inversamente correlate tra loro all’analisi univariata (r=−0.51, p=0.0002). All’analisi multivariata ΔcfPWV è risultato l’unico fattore predittivo indipendente di ΔDC (r²=0.216, p=0.002), dopo aver considerato età, anni di follow-up, ΔIMT (intima-media thickness, ispessimento medio-intimale), ΔMBP (mean blood pressure, pressione arteriosa media) e Δfarmaci quali fattori di confondimento.
In conclusione i risultati di questa analisi evidenziano che, nel gruppo di 50 pazienti ipertesi essenziali seguiti per circa tre anni, le variazioni di rigidità carotidea e aortica procedono parallelamente e in maniera indipendente dai valori pressori e dalla terapia antipertensiva assunta.
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