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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02182009-182124


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CAPUTO, FEDERICA
URN
etd-02182009-182124
Titolo
L'Alleanza per il Progresso da Kennedy a Nixon: la grande occasione mancata nel rapporto tra Stati Uniti e America Latina
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
POLITICHE E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Relatori
Relatore Prof. Vernassa, Maurizio
Parole chiave
  • Stati Uniti
  • Alleanza per il Progresso
  • America Latina
Data inizio appello
09/03/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/03/2049
Riassunto
L’intento del presente lavoro è l’analisi dell’Alleanza per il Progresso, quale piano decennale di cooperazione per lo sviluppo economico e sociale dell’America Latina, partendo dalla proposta e dalle aspettative in essa riposte da Kennedy al momento del lancio del programma, il 13 marzo 1961, fino a giungere, attraverso l’individuazione dei successi e dei fallimenti, alla sua trasformazione e all’inevitabile deriva.
Dopo una parte iniziale dedicata a descrivere le caratteristiche principali dell'America Latina dal punto di vista storico, del territorio, delle risorse economiche e della popolazione, ci si concentra sulle relazioni tra Stati Uniti e America Latina tra la fine del secondo conflitto mondiale e il 1960, sottolineando l’importanza che i paesi latinoamericani hanno sempre rivestito nel sistema di alleanze degli Stati Uniti. Con il terzo e il quarto capitolo si entra nel pieno dell’argomento, con l’analisi dell’Alleanza per il Progresso e della sua importanza in quanto punto di svolta nella storia delle relazioni interamericane: con essa gli Stati Uniti cominciarono infatti finalmente a interrogarsi seriamente sulle cause dei problemi che affliggevano i paesi latinoamericani e quindi a cercare radicali e rapide soluzioni alle esistenti disuguaglianze economiche e sociali. Purtroppo, però, nella sua concretizzazione l’Alleanza per il Progresso incontrò vari problemi e fu sottoposta a fondamentali cambiamenti che ne minarono inevitabilmente le possibilità di successo. Il programma non si concretizzò in una reale collaborazione, ma piuttosto rafforzò le idee latinoamericane circa la prepotenza statunitense, conservando ben poco del suo originale contenuto rivoluzionario e trasformandosi semplicemente in uno strumento per aiutare gli amici, ostacolare i nemici e promuovere un insieme di mere teorie su come raggiungere la stabilità economica.
L’ultimo capitolo è dedicato allo studio concreto di due casi, quello cileno e quello dominicano.
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