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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02162015-101800


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE CESARI, CHIARA
URN
etd-02162015-101800
Titolo
Caratterizzazione molecolare e cellulare degli effetti del volo spaziale sull'endotelio - Lavoro preparatorio per il progetto "Endothelial cells (ENDO)"
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI E INDUSTRIALI
Relatori
relatore Dott. Angeloni, Debora
tutor Prof. Dente, Luciana
Parole chiave
  • senescenza
  • Microgravità
  • metilomica
  • HMEC-1
  • cellule endoteliali microvascolari
  • trascrittomica
  • volo spaziale
Data inizio appello
02/03/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/03/2085
Riassunto
L'esposizione alla microgravità (μg) durante il volo spaziale (VS) induce sofferenza dell'endotelio microvascolare, responsabile della maggior parte dei problemi di salute riscontrati dagli astronauti al ritorno dallo spazio. Questi effetti, nonostante siano accelerati e reversibili, sono incredibilmente simili alle conseguenze della vita sedentaria, dell'invecchiamento e di malattie degenerative sulla Terra. Quindi, la microgravità appare come un nuovo significativo modello per una migliore comprensione di malattie comuni.
Questo progetto prevede lo studio degli effetti della μg su cellule endoteliali umane (HMEC-1) sottoposte a VS, attraverso l'analisi di 1)trascrittoma cellulare; 2)metiloma; 3)danno al DNA e senescenza cellulare; 4)ciclo cellulare.
Il progetto, selezionato dall'Agenzia Spaziale Europea, è attualmente in preparazione: il mio lavoro si è incentrato sulla preparazione delle condizioni sperimentali, con i seguenti obiettivi: 1) stabilire il protocollo di coltura all'interno del bioreattore (sviluppato da Kayser Italia srl) compatibile con le diverse probabili condizioni di lancio; 2) stabilire il protocollo di fissazione e conservazione dei campioni con l’obiettivo di ottenere materiale utile all'estrazione degli acidi nucleici e all'applicazione di tecniche di immunofluorescenza.
I risultati di questo studio contribuiranno alla creazione di protocolli di prevenzione e riabilitazione per gli astronauti e per la pazienti affetti da malattia infiammatorie, degenerative e cardiovascolari.
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