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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02162012-132749


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VITRANO, CHIARA
URN
etd-02162012-132749
Titolo
Insicurezza urbana e sovraesposizione dei migranti: un caso studio
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Paone, Sonia
Parole chiave
  • Castelfranco di Sotto
  • media
  • integrazione
  • percezione della sicurezza
  • esclusione
  • criminalizzazione
  • migranti
  • sicurezza urbana
Data inizio appello
05/03/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/03/2052
Riassunto
Sebbene i tassi di criminalità in Italia siano indicati da più fonti come in generale diminuzione, la domanda di sicurezza proveniente dai cittadini costituisce una delle voci in grassetto dell'agenda politica e mediatica del Paese. La «stagione delle paure moderne» fonda le proprie radici sulla crisi del welfare e dei sistemi di protezione sociale, conducendo a processi di individualizzazione e privatizzazione del rischio, in cui la domanda di sicurezza tende a coincidere con la garanzia della incolumità personale. Alimentata dalla stessa «mobilitazione per la sicurezza» che pretenderebbe di curarla, la richiesta di un maggiore controllo della vita urbana si presenta come fondata su pericoli ben identificabili, introdotti nella tranquillità della vita urbana da estranei, marginali, stranieri.
A partire da queste considerazioni il lavoro di tesi esplora le modalità attraverso cui si determinano i processi di sovraesposizione dei migranti. Nello specifico, si è scelto di analizzare l'ambito in cui queste dinamiche trovano realizzazione, ovverosia la città come luogo in cui la paura e la richiesta di sicurezza nascono, si sviluppano e contribuiscono a plasmare lo spazio. La protezione del cittadino è alla base di molte proposte di organizzazione e gestione delle aree urbane: dai più innocui approcci alla prevenzione ambientale del crimine a reazioni che, pur fondandosi sulla richiesta di una maggiore vivibilità della città, non fanno che negarne la natura attraverso l'auto-segregazione e la creazione di spazi escludenti, «preclusi».
Ad essere lasciati ai margini sono molto spesso i migranti, sovraesposti nella rappresentazione mediale, nel discorso giuridico e politico sulla sicurezza, nelle narrazioni di senso comune; esposti ai rischi di una marginalità sociale, economica e lavorativa spesso funzionale alle esigenze della società ospitante.
A queste premesse teoriche si è fatta seguire una ricerca empirica concentrata sulla realtà di Castelfranco di Sotto, con l'obiettivo di evidenziare l'importanza degli interventi a livello locale in materia di percezione della sicurezza e di interazione con la popolazione migrante. Il Comune di Castelfranco di Sotto è infatti interessato da ingenti flussi migratori e da una domanda di sicurezza ricorrente, pur in presenza di tassi di criminalità trascurabili. Il Comune è collocato all'interno di un distretto industriale meta di molti lavoratori migranti, che, a causa delle dinamiche del mercato immobiliare, risiedono in buona parte nell'area del Centro Storico, lentamente abbandonata dai residenti autoctoni e soggetta a fenomeni di deterioramento. La ricerca analizza le peculiarità socio-demografiche del Comune, le problematiche emerse nel confronto con gli amministratori e gli interventi, implementati e auspicati, considerati utili all'innescamento di virtuosi processi di rasserenamento, interazione e inclusione sociale.
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