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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02152018-085127


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
CHIEZZI, ALESSANDRA
URN
etd-02152018-085127
Titolo
FITOTERAPIA DELL'ANSIA E DELLA DEPRESSIONE: DALLA TRADIZIONE ALL'USO CLINICO.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
Parole chiave
  • ansia
  • depressione
  • fitoterapia
Data inizio appello
07/03/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/03/2088
Riassunto
Ansia e depressione rappresentano dei complessi disturbi psichiatrici e sono le due principali cause di disabilità a livello mondiale. Un recente studio, effettuato dalla World Healt Organization, ha dimostrato che circa 350 milioni di persone , di cui 8/9% è rappresentato da donne ed il 2/3% da uomini, sono affette da tale patologia. I pazienti affetti da depressione presentano sintomi ansiogeni quali: irritabilità, mancanza di concentrazione, disturbi del sonno, disturbi alimentari, ipertensione, tachicardia, chiusura nei confronti del mondo esterno. Molte erbe medicinali sono state approvate, dagli enti regolatori, per il trattamento dei disordini mentali tra cui: Valeriana Officinalis, Hypericum Perforatum, Passiflora Incarnata e Melissa Officinalis. La Valeriana Officinalis è una pianta utilizzata, dalla medicina popolare, per il trattamento dell’insonnia e dell’ansia. L’ac. Valerenico ed i suoi derivati agiscono riducendo la componente ansiosa e questo ha a che fare con il metabolismo del GABA (acido γ-amminobutirrico), il principale neurotrasmettitore inibitorio del SNC. La valeriana è utilizzata sotto forma di estratto secco nebulizzato e titolato in acidi valerenici totali (0,42% minimo). Il dosaggio comune del’estratto per il trattamento dell’insonnia è mg 300 - 600 e ciò è uguale a circa 2 - 3 grammi della radice secca infusa in un tè. La Valeriana officinalis è utilizzata principalmente per la sua azione sedativa, soprattutto per curare i disturbi del sonno e gli stati d’ansia.
La Passiflora Incarnata, grazie a studi pre-clinici e clinici in vitro ed in vivo, è riuscita a dimostrare le sue caratteristiche antidepressive ed ansiolitiche. L'estratto di Passiflora contiene una certa quantità di GABA (ac. Gamma-amminobutirrico) Questo suggerisce che la bioattività di questa pianta potrebbe derivare dall'azione sinergica del GABA con le sostanze fitochimiche presenti portando alla modulazione positiva dei recettori GABA-A da parte dei flavonoidi.
L’Hypericum Perforatum, o Erba di san Giovanni, possiede attività ansiolitiche, sedative, nootropiche, antischizofreniche, anticonvulsanti, antidiabetiche e analgesiche e potrebbe essere utile nel trattamento della dipendenza da caffeina, nicotina ed alcool. Esso è il più utilizzato per il trattamento delle sindromi depressive o per i suoi effetti antivirali / antiretrovirali.
La Melissa Officinalis viene utilizzata nel trattamento di ansia , depressione e perdita della memoria. Questi effetti sono attribuibili non solo alle sue parti aeree, ma anche alle sue radici somministrate sotto forma di infuso o di tea per preservarne l’attività terapeutica. La sua azione farmacologica si esplica andando ad inibire il GABA-T e dunque andando ad aumentare il GABA a livello cerebrale.
Nonostante la fitoterapia sia considerata un medicina “sicura” da un punto di vista di effetti collaterali ed eventi avversi, ogni pianta presenta una dose sicura e una possibile interazione con altre farmaci utilizzati dal paziente.
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