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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02152007-150321


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Simoni, Silvia
URN
etd-02152007-150321
Titolo
Dosaggio dei metaboliti reattivi dell'ossigeno nell'insufficienza renale cronica del cane
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
Relatore Prof.ssa Guidi, Grazia
Relatore Prof.ssa Pasquini, Anna
Relatore Dott.ssa Marchetti, Veronica
Parole chiave
  • nefropatia
  • IRC
  • cane
  • stress ossidativo
Data inizio appello
20/04/2007
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/04/2047
Riassunto
L’insufficienza renale cronica del cane è una patologia caratterizzata da un basso indice di sopravvivenza e da una prognosi
ad vitam che raramente supera l’anno. La terapia medica conservativa non riesce a contrastare efficacemente i fattori
intrinseci al rene che determinano l’evoluzione progressiva della patologia. Gli studi effettuati sugli animali da laboratorio e
sull’uomo riguardanti le alterazioni biochimiche a livello ematico e tissutale in corso di insufficienza renale cronica hanno
evidenziato l’importanza del ruolo dei radicali liberi nell’involuzione del nefrone. E’ stato altresì evidenziato che
un’adeguata integrazione con antiossidanti (ac.ascorbico, caroteni ed altri) può rallentare la progressione del danno renale.
Lo scopo del seguente studio è stato quello di verificare la presenza di stress ossidativo nel cane con IRC tramite la
determinazione plasmatica dei d-ROMs ( derivati dei metabolici reattivi dell’ossigeno) e del BAP (Potenziale Antiossidante
Biologico). I due test sono stati eseguiti su un campione di soggetti affetti da IRC ed i risultati sono stati confrontati tramite
test t di Student con quelli di un gruppo di controllo. L’analisi statistica ha mostrato una differenza altamente significativa
(p < 0.01) tra i due campioni, analogamente a quanto è risultato negli studi compiuti sull’uomo.
Successivamente sono stati confrontati tra loro i valori dei d-ROMs e del BAP dei soggetti con IRC che differivano tra loro
per alcuni parametri clinici (vomito, disidratazione, anoressia), per tipo di alimentazione e per il tempo di sopravvivenza.
Dall’analisi dei dati è emersa una differenza statisticamente significativa (p< 0.05) tra i valori dei d-ROMS dei soggetti
alimentati con una dieta di alta qualità e quelli dei soggetti alimentati con una dieta casalinga o mista e tra i valori dei d-
ROMs dei soggetti deceduti entro due settimane e quelli dei cani sopravvissuti. Non sono invece emerse differenze
statisticamente significative in base alle variabili cliniche esaminate.
I dati ottenuti, pur da ritenersi preliminari, sono conformi a quelli ottenuti in analoghi studi effettuati sull’uomo e
confermano la presenza di stress ossidativo nel cane con IRC; essi sottolineano inoltre l’importanza dell’alimentazione nel
controllo dello stress ossidativo e suggeriscono di indagare ulteriormente sulla possibilità di un utilizzo di tale parametro a
fini prognostici.
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