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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02122011-103621


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ACCARDO, ROSA
URN
etd-02122011-103621
Titolo
Quale ruolo dell'assistente sociale nell'integrazione degli interventi sui minori vittime di esperienze sfavorevoli
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
PROGRAMMAZIONE E POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Mazza, Roberto
Parole chiave
  • connessioni
  • famiglia
  • valutazione
  • maltrattamenti
Data inizio appello
07/03/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/03/2051
Riassunto
L’intervento sui minori vittime di esperienze sfavorevoli viene attuato da un insieme di istituzioni diverse: sanitarie, sociali, giudiziarie, educative e da un insieme di professionisti; questa tesi si focalizza sull’esigenza del coordinamento e dell’integrazione di tali azioni ed in particolare sul ruolo che l’assistente sociale svolge in tale campo, in quanto figura che oltre ad essere presente in tutte le fasi dell’intervento sul minore maltrattato ed abusato, all’interno di ciascuna di queste ha, più di ogni altro professionista, la funzione di collegare, unificare, integrare ogni intervento con quelli che vengono svolti in diversi ambiti professionali ed istituzionali.
Questa tesi ha l’obiettivo di attuare una riflessione sulle modalità attraverso le quali l’integrazione degli interventi trova una applicazione e sul peculiare ruolo svolto nel raggiungimento di questo obiettivo dal Servizio sociale; il processo di analisi è stato attuato attraverso le seguenti fasi:
1. Approfondimento teorico sulla multidisciplinarità dell’approccio alla tematica del maltrattamento e abuso sul minore, per la complessità delle componenti di carattere medico, sociale, legale/giudiziario, psicologico e pedagogico/educativo presenti, e conseguente necessità dell’integrazione di tali componenti all’interno di interventi sinergici alla luce di normativa, indicazioni di documenti internazionali, linee guida istituzionali e professionali .
2. Attraverso l’esame di documenti di organismi di settore, linee guida regionali e di protocolli di intesa, nonché dei lavori di Teresa Bertotti, Presidente del CBM (Centro per il Bambino Maltrattato), approfondimento su modelli operativi e formativi caratterizzati da integrazione intra ed interistituzionale, finalizzati alla progettazione/attuazione di interventi ed alla definizione di metodologie (con particolare riferimento a quelle proprie del servizio sociale ).
3. Riflessione sulla decennale esperienza del GLAMM (Gruppo di Lavoro sul Maltrattamento ed Abuso sui Minori) servizio della ASL n. 1 di Sassari presso il quale la candidata opera: risorse e limiti, necessità di rielaborazione dell’operatività nonché di allargamento ed intensificazione della rete e di formalizzazione delle relazioni attraverso protocolli operativi, alla luce delle esperienze condotte e delle normative intervenute, in particolare la L. 328/00 e la L.R. Sardegna n. 23/05.
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