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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02112014-202954


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
PIERONI, GAIA
URN
etd-02112014-202954
Titolo
I segni molecolari e cellulari dell'invecchiamento.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
correlatore Prof. Lucacchini, Antonio
relatore Dott.ssa Palego, Lionella
relatore Prof. Giannaccini, Gino
Parole chiave
  • invecchiamento
Data inizio appello
05/03/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’invecchiamento è un tema che sta diventando sempre di maggior interesse poiché interessa una fetta di popolazione notevole, destinata ad aumentare. Esso è un processo molto complesso caratterizzato da un declino funzionale tempo-dipendente degli organismi. Sono stati, tuttavia, individuati nove segni molecolari e cellulari che sono stati riconosciuti essere denominatore comune del processo di invecchiamento: instabilità genomica, logoramento dei telomeri, cambiamenti nella regolazione epigenetica dell’espressione genica, riduzione dell’efficienza dei sistemi che garantiscono l’omeostasi proteica, alterazioni a livello metabolico, disfunzioni mitocondriali, incremento del numero di cellule in fase di senescenza, esaurimento delle cellule staminali e quindi del potenziale rigenerativo dei tessuti, modificazioni delle vie di comunicazione tra cellule. Sebbene ciascuno di questi segni abbia caratteristiche proprie, sono state poste in evidenza numerose connessioni tra di essi. Tutte le alterazioni che riguardano il genoma e l’espressione genica vanno, difatti, ad impattare sulla funzionalità della cellula, dei suoi sistemi e conseguentemente sui tessuti. Allo stesso modo, la riduzione dell’efficienza dei sistemi che garantiscono la possibilità di correggere il danno che si viene a formare favorisce l’accumulo dello stesso. Tali relazioni concorrono a determinare, in maniera inevitabile e irreversibile, il processo di invecchiamento. Tuttavia, l’approfondimento e una maggiore comprensione del disegno alla base del fenomeno potrà rivelarsi di notevole utilità per individuare bersagli molecolari per farmaci che aumentino la durata della vita limitando gli aspetti non auspicabili che si verificano durante l’invecchiamento.
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