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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02112013-130642


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PARROTTA, FEDERICO
URN
etd-02112013-130642
Titolo
Struttura a termine dei tassi di interesse: teoria ed un'analisi dei dati europei
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
MANAGEMENT & CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Fiaschi, Davide
Parole chiave
  • tassi d'interesse
  • struttura a termine
  • crisi europea
  • obbligazioni
Data inizio appello
28/02/2013
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
28/02/2053
Riassunto
I mercati finanziari si possono identificare con l’insieme degli scambi aventi per oggetto strumenti finanziari, rappresentati generalmente da titoli. Le obbligazioni sono titoli di debito emessi da imprese private, Governi e Pubbliche Amministrazioni al fine di reperire risorse finanziarie, direttamente tra i risparmiatori e a condizioni più vantaggiose di quelle previste dai normali prestiti bancari. Il loro rendimento dipende dagli interessi periodici (cedole), ricevuti a fronte del prestito ma anche dall’eventuale guadagno (o perdita) in conto capitale, ovvero la differenza tra il prezzo a cui l’obbligazione è stata acquistata e quello a cui è venduta. Le obbligazioni zero-coupon non prevedono il pagamento periodico di cedole e sono rimborsate in un’unica soluzione alla scadenza. Rientrano in tale categoria i titoli di debito pubblico come i BOT (Buoni Ordinari del Tesoro). La “struttura a termine dei tassi di interesse” può essere definita come la relazione tra i rendimenti delle obbligazioni zero coupon (spot yield) e le relative scadenze. Tale relazione è rappresentata graficamente dalla “curva dei rendimenti” (yield curve) che, normalmente, appare crescente e concava. La curva può anche appiattirsi e, in casi estremi, assumere un andamento decrescente soprattutto quando i rendimenti a breve scadenza sono molto elevati.
Secondo la “teoria delle aspettative”, la diversa inclinazione della curva dei rendimenti può essere spiegata dai cambiamenti nelle aspettative degli operatori, sui futuri rendimenti a breve scadenza. I rendimenti che si osservano sul mercato sono tassi nominali, vale a dire sono un riflesso del sottostante tasso reale e del tasso di inflazione atteso. Secondo tale teoria, quando i rendimenti a breve scadenza sono molto elevati, la struttura a termine deve essere inclinata verso il basso in quanto ci si aspetta che l'inflazione diminuisce in futuro. La teoria delle aspettative non è in grado di spiegare come mai si osserva una prevalenza di curve di rendimenti crescenti. La “teoria dei mercati segmentati”, invece, prevede che esistono grandi categorie di obbligazioni, definite sulla base della loro scadenza (breve, medio e lungo periodo) che sono indipendenti l’uno dall’altro. Secondo tale teoria, la prevalenza di curve di rendimenti crescenti può essere spiegata dalla preferenza degli operatori per le obbligazioni a breve. Infine la “teoria del premio alla liquidità” e la “teoria dell’ambiente preferito” danno una spiegazione più plausibile per la prevalenza di curve di rendimenti crescenti, in quanto prevedono che i rendimenti a lungo termine sono influenzati dai premi al rischio o dagli effetti della segmentazione del mercato, in grado di spezzare il legame tra i rendimenti a lungo termine e le aspettative sui futuri tassi a breve. In genere capita in periodi di crisi di uno Stato o di un’azienda che i rendimenti a breve scadenza tendono ad avvicinarsi a quelli a lunga scadenza, generando un appiattimento e, in casi estremi, un’inversione della curva dei rendimenti. Ad esempio nel 2008, la crisi dei mutui subprime e il successivo fallimento della Lehman Brothers, negli Stati Uniti, ha generato una crisi di liquidità anche nel sistema creditizio Europeo. I rendimenti a breve sono aumentati notevolmente e le curve dei rendimenti hanno subito inizialmente un appiattimento e nei momenti di maggiore crisi si sono addirittura invertite. Anche la recente crisi del debito pubblico che ha riguardato soprattutto la Grecia ma anche il Portogallo, l’Irlanda, la Spagna e l’Italia, ha generato un’inversione delle rispettive curve dei rendimenti a causa della crescita dei premi richiesti sul rischio di default, nel breve e medio periodo. Comprendere l’evoluzione della struttura a termine dei tassi di interesse è molto importante soprattutto per le autorità monetarie, nel momento in cui devono modificare l’orientamento delle loro politiche monetarie.
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