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In questo lavoro di tesi, gli interrogativi circa le origini della condizione di senza dimora così come le prospettive di emancipazione sono inseriti all'interno di un intreccio di relazioni nel e con il contesto, con il coinvolgimento non solo dell'individualità del soggetto caduto in strada, ma anche delle principali forme di scambio tra differenti attori.
La ricerca di come la condizione di senza dimora venga costruita, possa emergere ed essere resa socialmente visibile nello spazio sociale prende avvio dall'attuale contestualizzazione dei percorsi di caduta in strada all'interno delle trasformazioni che attraversano l'intero tessuto sociale (Capitolo1), per poi intrecciare la posizione di disaffiliazione con ulteriori elementi di fragilizzazione (Capitolo 2).
Emerge un quadro multifattoriale e processuale della condizione di senza dimora, i cui tentativi di rappresentazione esercitano rilevanti influenze sul piano pragmatico e operativo (Capitolo 3).
Nevralgico nella relazione costitutiva della condizione di senza dimora è, infatti, il contributo alla costruzione dei propri assistiti apportato dal complesso di interventi del sistema di welfare rivolti all'esclusione sociale, esperibile anche attraverso le proprie logiche di funzionamento e dotazioni strutturali e culturali (Capitolo 4 e Capitolo 5).
L'intento dell'elaborato di tesi è l'articolazione di un discorso sulla condizione di senza dimora da iscriversi al centro delle dinamiche che interessano l'intera struttura sociale, chiamando in causa la necessità della stimolazione di una capacità autoriflessiva sul ruolo di ciascun attore alla definizione, produzione e trasformazione di tale condizione.