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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02092011-233140


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
BOLETTIERI, GIUSEPPE ARCANGELO
URN
etd-02092011-233140
Titolo
Sviluppo di una metodica per la determinazione dell'attività alfa e beta totale mediante scintillazione liquida e studio radiometrico, isotopico e geochimico di acque sotterranee del Basso Monferrato orientale e di sorgenti del bacino idrografico del fiume Versilia
Settore scientifico disciplinare
GEO/08
Corso di studi
SCIENZE DELLA TERRA
Relatori
tutor Prof.ssa Macera, Patrizia
Parole chiave
  • scintillazione liquida
  • radioattività acque
  • idrogeochimica
  • uranio
Data inizio appello
31/03/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le finalità principali di questa ricerca sono quelle di sviluppare e mettere a punto una tecnica per la determinazione delle attività alfa e beta totale e 226Ra attraverso l’utilizzo di uno scintillatore liquido a basso fondo (Quantulus 1220) in dotazione presso i laboratori dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa e di verificarne sperimentalmente sul campo le possibilità applicative in diversi contesti geologici. A questo proposito, sono state condotte due ricerche radiometriche su campioni di acque di falda e di sorgenti in due aree distinte del territorio italiano: la prima localizzata nel Monferrato orientale (provincia di Alessandria) e la seconda nel bacino idrografico del fiume Versilia (provincia di Lucca e Massa Carrara). La scelta di queste due aree è legata sia a motivi scientifici che pratici. Infatti, il primo caso di studio si è ritenuto interessante sia per la collocazione geografica, essendo la zona (Pianura Padana) soggetta a possibili forti pressioni antropiche, sia per la possibilità di collaborare proficuamente con l’ARPA Piemonte, che possiede notevoli competenze nel campo radioprotezionistico. Lo studio del secondo caso, invece, è sembrato interessante poiché, notoriamente, il Complesso Metamorfico Apuano è ricco di vari tipi di mineralizzazioni e quindi misure radiometriche condotte su acque sorgive che circolano all’interno di questi acquiferi potrebbero essere utili traccianti geochimici, anche se, suddette acque contengono, frequentemente, concentrazioni in radioelementi estremamente basse.
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