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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02082007-215229


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Badii, Andrea
Indirizzo email
andreabadii@hotmail.it
URN
etd-02082007-215229
Titolo
Uso di cellule dendritiche nella prevenzione dell’infezione da virus dell’immunodeficienza felina
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE BIOLOGICHE
Relatori
Relatore Dott.ssa Matteucci, Donatella
Parole chiave
  • cellule dendritiche
  • dendritic cell
  • virus dell'immunodeficienza felina
  • feline immunodeficiency virus
  • FIV
  • vaccinazione
  • vaccination
  • vaccino
  • vaccine
  • risposta umorale
  • risposta cellulo mediata
Data inizio appello
26/02/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo di questa tesi è stato quello di produrre un vaccino protettivo contro il virus del’immunodeficienza felina (FIV) sfruttando la capacità delle cellule dendritiche di attivare efficacemente sia la risposta innata che adattativi del sistema immunitario. Nel loro stato immaturo queste cellule si trovano nei tessuti dove sono capaci di catturare con notevole efficienza ogni antigene (Ag) con cui vengono in contatto e presentarli, una volta processati in piccoli peptidi, alle cellule del sistema immunitario. La cattura di un Ag inizia una serie di eventi che portano le iDC a “maturare” diventando cellule con una elevata capacità di attivare le componenti cellulari del sistema immunitario sia innato che adattativo.
Questo studio è particolarmente interessante perché al giorno d’oggi non esistono studi che abbiano di vaccinazione contro FIV utilizzando questo tipo di cellule. Abbiamo deciso di caricare le DC con il virus intero per cui abbiamo prodotto un grosso quantitativo di FIV M2 inattivato con AT2, una molecola capace di inattivare il virus senza alterare le proteine presenti sull’involucro virale, che sono più importanti per la protezione. Il virus è stato purificato ed è stata valutata la concentrazione ottimale per maturare le DC feline da usare come vaccino.
Le iDC sono state coltivate per 2 giorni con 50 o 10 ug/ml di FIV M2-AT2. e poi analizzate al FACS per valutare il loro grado di maturazione. E’ stato anche effettuato un saggio di funzionalità sulle DC maturate con 60 o 20 o 7 ug/ml di FIV M2-AT2. Queste analisi hanno permesso di identificare in 20 ug/ml di FIV M2-AT2 una concentrazione capace di indurre la maturazione delle iDC.
Abbiamo prodotto le varie dosi di vaccino trattando le iDC di 8 animali con 20 ug/ml di FIV M2-AT2 e le iDC di 3 animali con 10ng/ml di LPS con lo scopo di produrre un “mock-vaccino”. Abbiamo somministrato 3 dosi vaccinali a distanza di un mese l’una dall’altra, più una dose booster somministrata dopo 5 mesi dall’inizio della vaccinazione. Le varie dosi vaccinali somministrate ad ogni gatto sono state prodotte con cellule autologhe e sono state somministrate con iniezioni sottocutanee nelle gambe posteriori in vicinanza dei linfonodi poplitei. Venti minuti prima della somministrazione, la zona d’inoculo è stata trattata con imiquimod, una molecola capace di facilitare l’azione delle DC nelle prime fasi dopo l’inoculo.
L’effetto della vaccinazione sul sistema immunitario è stato valutato sia sulla risposta umorale che su quella cellulo-mediata. La risposta umorale è stata monitorata con un saggio ELISA per la misurazione del titolo anticorpale nel plasma, mentre la risposta cellulo-mediata è stata valutata attraverso un saggio proliferativo in cui i PBMC dei gatti sono stati messi a contatto con le proteine virali. Da questi monitoraggi è emerso che il vaccino è capace di indurre una risposta sia umorale che cellulo-mediata contro gli Ag di FIV e che queste risposte vengono potenziate dalla somministrazione della dose booster. Inoltre è emerso che le risposte immunitarie evocate sono state indipendenti dalla quantità totale di cellule somministrate. Viceversa i gatti che hanno ricevuto il “mock-vaccino” non hanno mostrato risposte immunitarie contro il virus
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