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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02062012-111340


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CIOCIOLA, ANTONIETTA
URN
etd-02062012-111340
Titolo
Variabili qualitative e attribuzione del rating. Un'analisi empirica sulle imprese innovative censite nella banca dati Cerved-group
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Barontini, Roberto
Parole chiave
  • rischio di credito
  • agenzie di rating
  • Basilea 2
  • Basilea 3
Data inizio appello
29/02/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/02/2052
Riassunto
Negli ultimi anni parole come spread, agenzie di rating, downgradings, default sono diventate di uso comune, non c’è giorno infatti che non si senta parlare di simili argomenti e questo a seguito della crisi che ha interessato il mercato mondiale a partire dal 2008 e che sembra non avere mai fine.
Le colpe del dissesto finanziario, che ha piegato grandi economie come quella americana e trascinato nel vortice negativo anche il nostro paese, sono state date sin da subito alla legislazione, quella di Basilea, biasimata per non essere stata in grado di prevedere un fenomeno così distruttivo. Tuttavia, come si vedrà nel prosieguo della trattazione, non è propriamente corretto addossare le responsabilità ad una normativa che è entrata in vigore successivamente allo scoppiare della crisi. Si vedrà che le motivazioni sono da ricercare, piuttosto, nelle condizioni favorevoli in cui versava il mercato nel periodo antecedente la crisi, come tassi di interesse ridotti, tassi di insolvenza ai minimi storici, facilità nella concessione di prestiti, tendenza da parte delle banche di cedere sotto forma di cartolarizzazioni parte del capitale impegnato.
Altre entità sulle quali sono state fatte ricadere le colpe della crisi sono state le agenzie di rating, soprattutto a seguito dei fallimenti di alcune delle più grandi banche di affari statunitensi alle quali è stato assegnato un rating elevato poco prima del fallimento.
La presente trattazione si divide in due parti. Una parte teorica in cui si analizza la normativa, si spiegano le metodologie di calcolo del rischio di credito e il processo che porta le agenzie di rating a pervenire ad un giudizio sulla qualità creditizia dell’affidato.
Seguirà una parte empirica in cui si valuta come variabili qualitative, ad esempio il grado di innovazione dell’impresa, definito dal quantitativo di brevetti depositati, possano influenzare l’attribuzione del rating.
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