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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02052019-153349


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
AIELLO, RAFFAELLA
URN
etd-02052019-153349
Titolo
Utilizzo della radiologia nell'inquadramento dei cervidi soccorsi in Toscana
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Citi, Simonetta
correlatore Dott. Mannucci, Tommaso
controrelatore Prof.ssa Sgorbini, Micaela
Parole chiave
  • follow up
  • diagnosi
  • cervidi
  • causa del ricovero
  • radiografia
  • Toscana
Data inizio appello
22/02/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Toscana è una delle regioni a più alta concentrazione di Cervidi in Italia e con una rete viaria molto estesa, assomma 35.744 Km di strada. Tra la fauna selvatica di grosse dimensioni, la seconda causa di incidente automobilistico nella regione sono, infatti, i Caprioli. Il nostro studio ha raccolto i dati di tutti i Cervidi pervenuti dall’1 Gennaio 2015 al 30 Giugno 2018 presso 4 Centri di recupero e primo soccorso della fauna selvatica in Toscana. Sono stati presi in considerazione tutti i soggetti soccorsi per scontro con veicolo, trauma sconosciuto, impatto con falciatrice, imbrigliamento, ferita d’arma da fuoco e predazione, per un totale di 1282 caprioli, 78 daini e 10 cervi. È emerso che le cause più frequenti di ricovero sono lo scontro con veicolo ed il trauma sconosciuto e che le patologie maggiormente riscontrate sono il politrauma, il trauma cranico, lo shock traumatico e le fratture a carico degli arti posteriori. Dei soggetti presi in esame il 63% è deceduto in seguito alle ferite riportate e il 26% è stato recuperato pienamente e re-immesso in natura. I soggetti sono stati, poi, suddivisi annualmente secondo il mese di arrivo presso le strutture e ne è risultato che il periodo più critico per i caprioli va da Aprile ad Agosto, per i daini da Giugno a Settembre. Inoltre, analizzando separatamente i casi in cui era noto lo studio radiografico (216) e confrontandoli con tutti gli altri pazienti, si è potuto osservare che esiste una prevalenza di utilizzo della diagnostica a raggi x in alcune patologie e che questa può avere influenza sul follow up successivo.
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