• successioni
• disegno sperimentale
• ecosystem functioning
• biodiversità
• costa rocciosa

L’alto tasso di perdita di biodiversità a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni ha interessato rapidamente l’attenzione del pubblico ed ha avuto una forte influenza sul mondo scientifico. Se inizialmente il problema è stato affronatato solo da un punto di vista etico, ben presto l’attenzione del mondo scientifico si è spostata sul ruolo che la biodiversità può svolgere per il funzionamento degli ecosistemi. Tale interesse ha portato negli ultimi anni ad una vasta produzione scientifica, che ha avuto il merito di evidenziare il ruolo dell’identità delle specie, in aggiunta alla già riconosciuta importanza della ricchezza specifica, per il funzionamento e la stabilità degli ecosistemi. Tuttavia accesi dibattiti sono sorti a causa della difficoltà di separare gli effetti dovuti a queste due componenti della biodiversità, difficoltà strettamente legata a meccanismi, non mutuamente esclusivi, che comprendono la complementarietà tra specie o il particolare contributo di alcuni organismi per il funzionamento del sistema investigato. A questo si aggiunge la confusione causata dall’utilizzo di disegni sperimentali inappropriati nel controllare le variazioni di densità delle specie stesse all’aumentare della ricchezza. Ad oggi, infine, la maggior parte delle ricerche è stata condotta in ambiente terrestre, e l’effetto di variazioni della biodiversità sul funzionamento degli ecosistemi marini rimane ancora poco conosciuto.
La presente tesi si focalizza sullo studio di popolamenti di alghe ed invertebrati di battigia di costa rocciosa lungo il litorale di Calafuria (LI), ed ha lo scopo di esaminare il ruolo della biodiversità delle macroalghe sulla struttura, la dinamica e la produttività dei popolamenti presenti. Lo studio prevede l’utilizzo di disegni sperimentali complessi, al fine di manipolare in modo dettagliato l’identità, la ricchezza e la densità degli organismi. Una prima parte del lavoro comprende il campionamento della fase finale di un esperimento precedente (iniziato nel Luglio 2005), e la successiva analisi dei dati. Questo studio ha previsto la manipolazione dettagliata di gruppi morfologici algali caratteristici delle fasi precoci della colonizzazione, attraverso l’utilizzo di cubetti di arenaria montati su pannelli di acciaio inox, ed inizialemnte esposti alla colonizzazione nella fascia di battigia. La dimensione ridotta dei cubetti ha permesso la manipolazione di singoli gruppi morfologici di alghe e, attraverso la riallocazione dei cubetti stessi, la creazione di diversi tipi di trattamenti. I campionamenti prevedono la stima dei ricoprimenti percentuali della specie presenti nelle singole unità sperimentali e la misurazione dell’attività fotosintetica degli stessi organismi (attraverso l’utilizzo di un fluorometro da campo (Pulse Amplitude Modulation, DIVING-PAM)), quale misura indiretta della produttività dei popolamenti.
La seconda fase dello studio prevede infine la ripetizione dell’esperimento, attraverso la manipolazione dettagliata dell’identità, la ricchezza e la densità degli organismi caratteristici dei popolamenti.
I risultati preliminari di questo studio evidenziano l’importanza funzionale delle identità degli organismi e la necessità di controllare le variazioni di abbondanza dei taxa manipolati per la corretta interpretazione di questo tipo di esperimenti. I risultati ottenuti saranno discussi in relazione alle correnti teorie sulla biodiversità.