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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02042015-124837


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NENCIONI, COSIMO
URN
etd-02042015-124837
Titolo
Inversione di dati sismici a riflessione per la caratterizzazione di reservoir.
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
GEOFISICA DI ESPLORAZIONE E APPLICATA
Relatori
relatore Prof. Mazzotti, Alfredo
Parole chiave
  • Inversione dati sismici
  • caratterizzazione di reservoir
Data inizio appello
27/02/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/02/2085
Riassunto
Ad oggi, il processo di inversione è sempre più utilizzato all’interno delle compagnie petrolifere, dal momento che, per la caratterizzazione di reservoir, l’impedenza acustica assoluta offre numerosi vantaggi rispetto al dato sismico.
Primo fra tutti, il fatto che l’impedenza acustica è una proprietà fisica delle rocce, che può pertanto essere correlata con altre proprietà petro-fisiche delle stesse (ad esempio la porosità, la permeabilità, la litologia), particolarmente utili per una caratterizzazione di reservoir.
Lo scopo di questo lavoro è invertire il dato sismico 3d in nostro possesso in impedenza acustica assoluta per poter così eseguire una caratterizzazione di reservoir.
Si tratta di un dato onshore acquisito nel campo di Zubair, nel sud dell’Iraq: il reservoir è presente all’interno della formazione della Mishrif, una formazione carbonatica che rappresenta uno dei più grandi giacimenti ad olio dell’Iraq (Aqrawi, 1998).
Per ottenere un volume di impedenza acustica assoluta si è scelto di utilizzare il software Fugro Jason, effettuando una inversione di tipo acustico, che consente di ottenere una serie di riflettività utilizzando il dato sismico, un’ondina opportunamente stimata e un solid model contenente le informazioni sulle basse frequenze, mancanti sia nel dato sismico che nell’ondina.
Questo lavoro di tesi è diviso in cinque capitoli, nei quali sono state prese successivamente in considerazione: le operazioni necessarie per eseguire l’inversione (così come concepita all’interno del software Jason), l’inversione stessa, ed infine un’interpretazione geologica dei risultati volta ad una caratterizzazione di reservoir.
Nel primo capitolo sono stati analizzati i dati di partenza (dato sismico, log dei pozzi, orizzonti tarati), alla ricerca di eventuali errori.
Nel secondo è stata calcolata la relazione tempi-profondità e la stima dell’ondina. Tali operazioni sono correlate tra loro e sono di fondamentale importanza all’interno del nostro workflow: attraverso la relazione tempi-profondità è infatti possibile mettere in relazione il dato sismico con il dato di pozzo, integrando così le informazioni contenute in entrambi i dati.
Per ogni pozzo è stata calcolata un’ondina attraverso un procedimento di inversione di tipo deterministico.
La stima dell’ondina ha poi permesso di generare un dato sintetico da correlare con quello sismico: al fine di ottenere la miglior correlazione possibile (e dunque la miglior ondina calcolata) è possibile modificare la relazione tempi-profondità, ripetere la stima dell’ondina e calcolare nuovamente la correlazione tra il dato sintetico e quello sismico. Queste operazioni sono state ripetute sino a quando non si è raggiunto il risultato migliore per ogni singolo pozzo.
Nel terzo capitolo è stato costruito un modello a basse frequenze, denominato solid model. Questo procedimento è necessario all’interno del nostro workflow a causa della natura a banda limitata del dato sismico e dell’ondina stimata, che consentirebbero unicamente il calcolo di un volume di impedenza acustica relativa; poiché invece il nostro obiettivo è la creazione di un volume di impedenza acustica assoluta, è necessario aggiungere le basse frequenze al dato a banda limitato.
Le basse frequenze sono state estratte dal dato sismico ed interpolate lungo tutta l’area di studio, basandosi su un modello geologico dell’area generato appositamente.
Nel quarto si è proceduto con l’inversione.
Il software Jason utilizza un procedimento denominato Constrained Sparse Spike Inversion (CSSI), che consiste nel cercare di minimizzare una funzione obiettivo, costituita da più termini:
Fobiettivo = Σ ( Fseismic + Fcontrast + Ftrend + Fspatial ) ognuno dei quali rappresenta a sua volta una funzione da minimizzare.
Fseismic cerca di mantenere la soluzione il più simile possibile al dato sismico.
Fcontrast cerca di ottenere una serie di riflettività più rada possibile.
Ftrend e Fspatial cercano di mantenere la soluzione finale il più vicino alla geologia.
La modifica dei parametri di ciascuna di queste funzioni produce differenti volumi di impedenza acustica assoluta. All’interno del capitolo sono spiegati i metodi e le decisioni che hanno portato alla scelta dei valori dei parametri utilizzati nell’inversione definitiva.
Infine, nel quinto capitolo il volume di impedenza acustica è stato trasformato in un volume di porosità, mediante una semplice regressione lineare. Il volume di porosità è stato successivamente analizzato, correlandolo con le informazioni geologiche presenti in letteratura, ai fini di una caratterizzazione di reservoir.
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